l’idea
Facciunsalto nasce dall’intuizione che le emozioni meritano di essere raccontate, riscoperte, valorizzate. Ma anche da una attestazione di umiltà, che ci ha portati a ritenere che leggere da noi di cronaca, politica o attualità sia in realtà null’altro che una perdita di tempo. Ci sono voci molto più autorevoli da ascoltare, parliamoci chiaro. Per parlare di economia occorre saperne davvero, studiare, informarsi. Per parlare di cronaca, occorre vivere i territori, presidiarli da buoni giornalisti di strada. Per parlare di sport, bisogna che la racchetta, o il pallone ti circoli nelle vene.
Per parlare di emozioni, invece, basta essere umani. Le emozioni sono nostre, e sono incontrovertibili. Raccontando emozioni non possiamo mentirvi.
Potranno non piacervi, certo, ma certo non potrete non condividerle. Perché non sono negoziabili. Sono nostre, e vogliamo farle vostre. Rendervene sinceramente partecipi. E’ questo lo spirito della nostra missione editoriale. Raccontare le nostre emozioni quotidiane.
E’ questa un’epoca in cui quel che conta sono le classifiche, le graduatorie, i rankings e i like. Un’epoca in cui tutto diventa numero, tutto può fare classifica. Un’epoca in cui tutti sono politici, allenatori, critici musicali, ad ogni elezione, Mondiale di calcio o edizione del Festival di San Remo.
Noi invece raccontiamo emozioni. Perché le emozioni non sono sindacabili. La tua non è migliore della mia, nè la mia inferiore, nè la sua più forte, o più debole, o alta, o bassa. Su facciunsalto.it non si trovano recensioni, non ci sono classifiche, nè punteggi o stelline. Si cerca solo di restituire ciò che un’esperienza ha lasciato dentro di noi.
Raccontiamo storie, non cronache. Perché quale che sia stata la nostra esperienza, in noi avrà fatto breccia un’emozione. Siamo qui per farvene partecipi, ecco l’idea.