Punto e Virgola – Auguri
Natale è passato, di auguri se ne parla l’anno prossimo, ma questo denso racconto di Deer, unica autrice che ha
“Punto e virgola, storie di disturbi alimentari” nasce da una call lanciata sui social per raccogliere non testimonianze dirette o diari intimi, ma piccoli esperimenti narrativi di fiction che trattino il tema dei disturbi alimentari.
L’obiettivo è creare finzione a partire da spunti autobiografici: concentrarsi sull’intreccio, sui personaggi, vedere la storia da fuori, dall’alto e, magari, scoprire nuove soluzioni che, guardando la propria vita, non si è in grado di trovare.
La parola scritta è usata come strumento per testimoniare, ma soprattutto per rielaborare, reinventare, sperare, lottare.
Per mettere un punto e virgola che non sia né in continuità assoluta né in rottura violenta con il fardello di un passato complicato. E poi, continuare a scrivere.
Natale è passato, di auguri se ne parla l’anno prossimo, ma questo denso racconto di Deer, unica autrice che ha
Il racconto di oggi, per la rassegna “Punto e virgola, storie di disturbi alimentari”, è quello di Alice G., che
Conti in sospeso ce ne sono sempre, quando si sta male. “Punto e virgola” nasce come rubrica per parlare del
I sensi. Cosa succede alla cosa che più, nel nostro corpo, ci fa sentire vivi, quando un disturbo del comportamento
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Per la sua apparenza leggiadra, le farfalle sono spesso utilizzate come metafora da chi soffre di disturbi alimentari. Al contempo,
Spremuta Cappuccino Brioche: non l’ordinazione di una colazione al bar la domenica mattina, bensì il racconto sincero di uno degli
Succede, a volte, che quando indici un concorso ti arrivino in redazione esperimenti narrativi azzardosi. “Il filo rosso” rientra sicuramente
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” A casa puntuale ” , un racconto di Emma Lombardi per la raccolta “Punto e virgola” Mamma: «Hai
“Mi devo preoccupare?”, invia. Mezzanotte e venti. Cosa fai sveglia a quest’ora, non dovresti andare a scuola domani mattina?! Stavo
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