Contatti

Un contatto ci tocca fisicamente. La carezza di un bambino, la leccata irruenta di un cane o quella zanzara che non ci fa dormire. Ma ci sono anche contatti spirituali, come quello tra noi, e voi che leggete. Ecco come l’intendiamo: vi racconteremo qui delle esperienze che convogliano tutti i sensi e ci fanno davvero emozionare.

di Adele Musso

per la rubrica In bilico
in Colori, Contatti

Il patto

Claudia andava raramente nella casa grigio malattia, dove gli anziani si consumavano, fiori recisi che succhiano l’ultimo dito d’acqua ingiallita

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

97 Storie, Vittorio Correale

Di tutto si faceva commercio, alla corte del Dolo. Fu così che Raniero si rintanò in un podere speciale, arato solo dai versi. Non era che un piccolo appezzamento, ma ogni mattina, al risveglio, il suo sguardo spaziava su mille ettari di parole.

Nei campi fiorivano libri bellissimi. Profumavano di libertà.

“L’oasi di Raniero” da 97 Storie di Vittorio Correale

di Francesco Colonna

per la rubrica Cronache inutili
in Contatti

La sicurezza della rana

Il sindaco di Firenze, qualche giorno fa, ha orgogliosamente annunciato che la città si avvia ad avere circa mille telecamere,

di Simone Bonfiglio

per la rubrica Le avventure di Sal Goodson
in Contatti

Prosciutto marcio

L’affitto è sui 200 euro al mese. Hai una stanza per dormire tutta tua, con balcone. In casa ci abitano

di Anna Annaloro Patti

per la rubrica Và pensiero
in Contatti

Noi ci allegrammo e tosto tornò in pianto

Si lo so avevo detto: ”Mai!” Avevo detto mai opere in streaming per rispetto agli artisti che in questo periodo

di Oreste Bevelli

per la rubrica Disaccordi in Scala Minore
in Contatti

Tu non sai le colline

Eppure oggi la luna è la stessa e le stelle sembrano uguali a quelle che vidi da piccolo. Questa notte

di Stefano Raspa

per la rubrica Approdi
in Contatti

Pensiero in Fa Diesis

Fratello, che dire della nostra vita? Non è stata come ce la immaginavamo da bambini, quando la neve cadeva forte

SCAMPOLI DI PENSIERI

Luca Lo Vercio

Ora dimmi di te – Lettera a Matilda, Andrea Camilleri

L’ultima cosa che ho imparato consiste nell’avere necessariamente un’idea, chiamala pure ideale, e a essa attenersi fermamente ma senza nessuna faziosità, ascoltando sempre le idee degli altri diverse dalle proprie, sostenendo le proprie ragioni con fermezza, spiegandole e rispiegandole, e magari perché no, cambiando la propria idea. Ricordati che, sconfitta o vittoriosa, non c’è bandiera che non stinga al sole.

da “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda” di Andrea Camilleri