Amuleto
Ore ventitré e trenta, esercizio per l’eclissi nell’anno dell’Amuleto. Respiro uno, respiro due, respiro tre. Ancora. Respiro uno, respiro due,
Contatti
Un contatto ci tocca fisicamente. La carezza di un bambino, la leccata irruenta di un cane o quella zanzara che non ci fa dormire. Ma ci sono anche contatti spirituali, come quello tra noi, e voi che leggete. Ecco come l’intendiamo: vi racconteremo qui delle esperienze che convogliano tutti i sensi e ci fanno davvero emozionare.
Pometrò, parole per il teatro: Maria Di Massa
Pometrò è uno spazio aperto, un luogo libero per gli autori, gli scrittori e i poeti di “Poesie Metropolitane”. Una rubrica
Luana la puttana – il bambino
Leggi anche il primo racconto di Luana La puttana IL BAMBINO Ci sono giornate estive in cui non c’è riparo
Memento fiaba
E vissero tutti felici e contenti. In verità, non proprio tutti. Anzi, forse proprio nessuno. Taluni felici, ma comunque a
Calabroni italici
Se mostrate a una donna dieci gradazioni diverse di rossi, lei ne vedrà dieci. Ripetete l’esperimento con un uomo: se
Le albe di Al (parte I)
Giovedì. Il terzo del mese. Si alza prima di tutti, Alan J. Ritter, detto Al. Sono solo le 5 di
Quando finirà la quarantena
Quando finirà la quarantena andrò a trovare Filomena. Sarei potuta andarci un sacco di volte quando era ancora a casa
Pometrò, parole per il teatro: Assunta Sperino
Pometrò è uno spazio aperto, un luogo libero per gli autori, gli scrittori e i poeti di “Poesie Metropolitane”. Una rubrica
Pometrò, parole per il teatro: Davide Picardi
Pometrò è uno spazio aperto, un luogo libero per gli autori, gli scrittori e i poeti di “Poesie Metropolitane”. Una rubrica
Il gioco nuoce gravemente alla salute
Aveva gli occhi di una che sapeva il fatto suo. Lo sguardo di chi calcola ogni cosa e non si
Pericle coda storta e bastardo – IV – Il tiranno deve morire
Ciò che non poterono genetica ed educazione materna, poté la fame. Se durante l’infanzia e la prima giovinezza la paura
Cataldo, il maestro e la mossa dell’arrocco
Rientrato a casa dopo la cena con don Vincenzo, Cataldo aspettò che Gera, Melino e tutti i suoi fratelli si