Stefania Orrù
Sono nata in un giorno assolato di luglio in un’isola a forma di impronta chiamata Sardegna. Il maestrale mi scompiglia spesso i pensieri e le parole sono per me un piccolo e grande punto fermo. Mi piace giocare con le immagini e le lettere cosicché raccontino storie, giorni e vita. Sono fatta di molti sogni, speranze e di qualche paura. Desidero scoprire il mondo e vedere poi il mio ultimo sole tramontare nel mio azzurro mare.
La tavola apparecchiata
La tavola è ancora apparecchiata. Un tovagliolo non pulitissimo giace a fianco di qualche buccia di mela e
Come un’impronta
“Sai che impronta in greco si scrive Ichnussa?” domanda Salvatore da dietro il bancone del bar, mentre versa della birra
È tempo
Agosto e desideri
Ad agosto il sole diventa di un color rosso fuoco, più di tutti gli altri mesi dell’anno, il caldo è
Le banalità
Ho cercato la parola banalità nel dizionario. Mi ha ricondotto all’aggettivo banale e alla sua descrizione “privo di originalità,
La memoria del cuore
Ci sono giorni in cui Futura sente il suo cuore più pesante. Non sempre trova degli antidoti ma sa
Limbo
Venti passi
Italo fa due passi nel prato. Maggio è il suo mese preferito perché ha il sapore della primavera ma già
Sorrisi nascosti
Sono andata a fare la spesa. Eravamo in tanti, tutti in fila, aspettando il nostro turno. Con i visi parzialmente
Chiudete gli occhi e immaginate
Chiudete gli occhi e immaginate. Su un tavolo invecchiato dal tempo vostra nonna prepara uno dei vostri piatti preferiti,