Ho perso le parole
I bambini si erano addormentati, dietro, cullati dall’andatura regolare della macchina in statale. Il cielo annuvolato d’improvviso, il vento calato,
46 anni, figlio di due isole, la Sicilia e Cefalonia, innamorato (perso!) della vita, del mare e di un sacco di altre cose. In ordine sparso: le mie tre bambine, le parole e i pensieri, il Palermo Calcio, la buona tavola (e si vede…), viaggiare, le canzoni del Liga, di Battisti e Mogol e molto altro. La chiave di tutto, però, sono sempre loro: le emozioni. Da vivere, da raccontare, da tirar fuori.
I bambini si erano addormentati, dietro, cullati dall’andatura regolare della macchina in statale. Il cielo annuvolato d’improvviso, il vento calato,
Dieta, che goduria. Altro che prova costume e addominali scolpiti. L’universo grigio di un diversamente magro deve fare i conti
Quello che state per leggere è il racconto di una giornata particolare. Non la semplice presentazione, né tantomeno la recensione
Il 18 aprile non è per me una data qualunque. Non lo sarà mai, finché campo. Non ve ne frega
A me, che quella parola astrusa non l’avevo mai sentita e ho dovuto cercarla su Internet, di notte. E poi
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