La traduttrice
Una stanza bianca. Una pianta di ceramica a forma di cactus a grandezza naturale, ossia grande quanto un bambino di
Ciao a tutti , sono Lygia, qui a 5 anni e mezzo, terrorizzata dal mio primo giorno di primina. Sono entrata nella scuola per non uscirne più… ora infatti la maestra sono io. Insegno inglese, laboratori artistici e di lettura e gestisco la biblioteca in una scuola elementare. Ma prima ho fatto molti lavori, tutti legati alla parola e alla creatività. Speaker radiofonica, stage manager in teatro, interprete simultanea. Da ragazza ho militato in varie cover band e sento musica in continuazione. Insegno anche con la musica. Sono una pittrice amatoriale, mia madre lo faceva di mestiere e mi ha trasmesso tutti i suoi segreti . E insieme a tutto questo… scrivo, scrivo, scrivo. Quando sono allegra e quando sono giù. Quando devo inventare una fiaba per i ragazzi o esprimere a qualcuno quello che sento. Ma ancora non ho mai trovato il coraggio per un romanzo.
Una stanza bianca. Una pianta di ceramica a forma di cactus a grandezza naturale, ossia grande quanto un bambino di
Sono Valentina. Nata il 14 febbraio da genitori con scarsa fantasia, ma con parecchio amore. Frugo nei ricordi da insegnante
“Carini, vero?” Mi mostra una foto. Una coppia da oscar. Lui ha i capelli scuri pettinati da lingua di vacca,
Stavolta faccio un po’ la prof e illustro le mie tesi psicofilosofiche a suon di ricordi, la cui assurdità e
Francesca ha 19 anni, quasi 20. Ha sempre studiato con piacere, è andata a scuola un anno prima, ha fatto
La mia insegnante di pittura mi fa notare di essere fuori allenamento circa l’esercizio del nostro metodo di ripercorrere il
Surya è in un centro trasfusioni ad accompagnare la sua amica Wilma, donatrice abituale. Ne ha sempre ammirato coraggio e
Prendo in prestito il nome della protagonista di un romanzo datato ma bellissimo e di successo, del ’92, che è
Ero una studentella universitaria di Lingue; per pagarmi le vacanze-studio facevo tanti mestieri, dalle supplenze al babysitting, al pubblico pagato
Prendo in prestito questa ridicola definizione della presenza femminile concessa in ogni ambito, per parlare stavolta di tre donne, rigorosamente
In onore all’ultimo lavoro di un’autrice che amo molto, Valérie Perrin, che ha questo titolo, e in virtù del fatto
I miei anni sono ormai abbastanza per andare un po’ a ritroso come i gamberi e pescare i numeri dei ricordi
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