Quel malato sono io!
Nel mio microscopico paese siciliano ci conosciamo tutti, ed è molto rassicurante sapere che per un pugno di sale o
Se nasci su un’isola un po’ di mal di mare te lo porti a braccetto a vita.
Sono Luca, e ho avuto i miei momenti.
Il momento siciliano, dalle viscere di mamma Caterina fino ai vent’anni. Quello calabrese, sette anni in Aspromonte. E adesso la Puglia, il momento di Bèri. Ah! Ci sono anche una serie infinita di momenti africani, di sint(f)onia con la Terra Rossa (altra megaisola, altro mal di mare).
Osservo. Leggo. Mi perdo. Scrivo. Viaggio. Canto sotto la pioggia. Vivo. E mangio, naturalmente mangio. E poi i “furti d’aria”, in quelli sono specializzato.
Odio le blatte, la frutta rossa, il plaf plaf dei sandali quando cammini, le penne blu sui fogli senza righe, il mare sporco, le unghie che si allungano, soffro di vertigini, non vado sulle giostre.
A chi mi chiede se sono felice rispondo di no, borbotto mi lamento e trallallero. Poi però incrocio passi, conosco storie, coloro volti. Ed è lì che apro le braccia e respiro ancora.
Nel mio microscopico paese siciliano ci conosciamo tutti, ed è molto rassicurante sapere che per un pugno di sale o
Dormi e sogna Giosuè sogna di essere un gigante con la testa fra le nuvole, e di toccare con i
Pioggia, rumore di macchine, voci. Entro al Kismet e mi metto in coda. Prendo il biglietto. Fila B posto 6.
Scheda 2 Questa è la storia di Wegehta. Ha 19 anni, due occhi color nocciola e una grande cicatrice sul
Non ho mai amato le prime volte. Ho avuto sempre il timore, figlio delle aspettative, che le cose sarebbero andate
Non è strano sentirsi figli quando in scena ci sono due coppie di genitori. Non lo è soprattutto per me
Ottobre 2015 Non è il mio primo viaggio in Africa. Parto, di nuovo, ma con la terrorizzante consapevolezza di non
Arte, tempio di sogni e di speranze, casa del pensiero, di sembianze che ancora non esistono o stanno solo cambiando,
Oggi il tempo è cattivo, ma io devo fare una lavatrice. Mi ci siedo davanti, guardo l’oblò, il cestello inizia
Caro Babbo Natale, ti scrivo anche se un po’ mi rompo il cazzo. Ormai t’ho sgamato, con quell’aria da vecchietto
Perché vuoi cambiarmi? Sono qui, davanti a te, con i miei fragili difetti. Sono imperfetto, non lo vedi il mio
Anno 2019. Regione Puglia. Appena arrivato a Bari dal profondo sud, dalla Sicilia, felice di poter uscire, trullare, mangiare orecchiette,
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