FUS Edizioni
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raccontiamo emozioni
Reg. Trib. Napoli n° 5/2020

Enrica Rivello

Ci tiene a dire che non ama leggere le biografie altrui, figuriamoci scrivere la sua, perché è più bello scoprire la vita di una persona da ciò che racconta che da una sequenza di date e titoli. Emigrante col fisico, ma anche col pensiero e con l’anima, si rifugia nello studio per vincere la sua naturale pigrizia intellettuale. Appassionata di archeologia, linguistica e neuroscienze, cerca di conciliare tutto con la sua vera essenza: essere un’insegnante.

SCAMPOLI DI PENSIERI

Enrica Rivello

Gli istanti e il Paradiso

Perché io le stelle le immagino solo in Paradiso, il posto che ti rapisce, che ti travolge e ti trasporta repentinamente in un non luogo, dove puoi sorseggiare istanti di pienezza assoluta. Solo istanti, brevi ma intensi, che ti sfiancano come una lunga maratona a piedi nudi. Sono sempre più convinta che siamo nati per riempirci la vita a vicenda, in qualsiasi modo debba questa vita assestarsi. L’attesa dell’assestamento durante il terremoto, è il momento più difficile, fatto di paure, ansie ma soprattutto voglia di sapere quando e dove tutto finirà.

SCAMPOLI DI PENSIERI

Enrica Rivello

Sogno o son desta?

A volte gli occhi sembrano uscire dalle orbite per penetrare nella realtà, divorarla, sentirsi parte di essa, possederla. Essere travolti da ciò che ci circonda: persone, situazioni, profumi e gesti. Allontanarsi pur restando fermi. Ci sono momenti di assoluto smarrimento, in cui ti sembra di vivere in un mondo sbagliato, che non è alla tua dimensione. Poi ti svegli, l’odore è forte ed è già ora di andare e mischiarti agli altri.

SCAMPOLI DI PENSIERI

Enrica Rivello

Mondi nascosti sotto i tavoli

Se potessero parlare i sotto tavoli di ogni luogo, ovunque nel mondo, racconterebbero com’è, il mondo. Mostrerebbero una realtà diversa, peggiore o migliore, svelerebbero la realtà. Piedi doloranti o gambe rampicanti; strette infinite di cosce proibite. Amanti sonnolenti dai destini turbolenti; giochi garbati di sessi conturbati. Non ci sono regole, sotto i tavoli; ciascuno può lavorare con la propria fantasia, cercando un posticino per ogni suo pensiero.

SCAMPOLI DI PENSIERI

Enrica Rivello

La cosa più bella di me

La cosa più bella di me, sono io. Ogni volta che mi guardo dentro e mi perdo nella mia infinita malinconia. Ogni volta che mi sento più carica di prima, pronta ad affrontare le voragini dei miei pensieri. Ogni volta che rifletto sulla mia vita stramba, sulla persona che non sono ancora diventata e che già mi sento di essere. Ogni volta che dentro di me regna il caos. Ogni volta in cui la speranza di poter raccontare mi fa sporcare ampi spazi bianchi che un giorno rileggerò e in cui non mi riconoscerò, perché io non ho memoria, non ho ricordo, se non di quello che sono in questo esatto momento, già finito.