Fermarsi
Fermarsi è determinante. Di qualunque cosa si parli. Di lavoro, di vacanze, di litigi, di camminate, di condivisione costante di
“Annalisa Insardà è italiana tendente al calabrese. Quarta di quattro figli, trascorre l’infanzia e l’adolescenza… senza mai passare all’età adulta per mancanti margini di crescita. E’ attrice e docente di recitazione. Prima di essere docente è stata allieva. Prima di essere attrice non lo era. Non sa fare rifornimento al distributore automatico (perché se è automatico dovrà pure pensarci lui, no?) e sua nonna ha una badante ucraina con problemi di rinnovo del passaporto. C’è da dire però che nessuno l’ha mai incontrata (a lei, non alla badante!), non esistono dunque testimonianze su avvenuti avvistamenti. E’ gettonata pertanto l’ipotesi che in realtà la Insardà non esista, ma sia solo l’eterea proiezione di apatici poco pratici, epatici causa medici, fonici con le cimici e comici cori angelici.
Le sue rubriche sono Insardevoli diari, Insardevoli voli e Romanzi brevi, fateci un salto!
Fermarsi è determinante. Di qualunque cosa si parli. Di lavoro, di vacanze, di litigi, di camminate, di condivisione costante di
E’ l’alba. E come ogni alba di un’estate rovente è accogliente, pungente, fresca, complice, amica. Il cielo è sgombro, le
L’oculista. Sono talmente traumatizzata che anche il mio intestino cieco ha cambiato nome per evitare che il dottore si senta
È talmente presto per stabilire ciò che siamo. Eppure ogni uomo non lesina di dar definizione di se stesso, raccontando
E di nuovo a leccar ferite! Ma oramai abile e destra. E con maniacale avidità. Come se accettassi, compassata, la
Da quanto tempo Ale, da quanto tempo! E perché il Tempo debba intromettersi invadente, posizionandosi sterminato tra l’ultimo istante di
Ritrovarsi è cosa assai ardua e complicata, soprattutto quando cercarsi non è la priorità. Perché cercarsi è un impegno, un
Della Calabria si continua a dire e a pensar male. A volte a ragione per le sue scelte discutibili, a
Lo cantano tutti: “Sai la gente è strana, prima si odia e poi…” pure! E se lo cantano tutti è
“Il nostro piatto tipico è spaghetti alla vongole”. “No grazie, non mangio il pesce”. “Ok allora glieli faccio con i
In viaggio per l’esotica terra madre (esotica perché quando devi raggiungerla in treno, la Calabria è sicuramente un luogo lontanissimo)
Come recita il famoso detto (che si chiama “detto” proprio perché qualcuno l’avrà pur detto prima o poi, altrimenti non
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