Scheda 10 – La storia di una donna senza nome
Scheda 10
Questa è la storia di una donna senza nome.
La vediamo entrare da sola, senza bambini.
È una donna magrissima, con il viso profondamente provato dalla fame.
Io e Monica ci guardiamo.
Non porta con sé alcuna scheda, alcun codice dal quale estrapolare un nome.
È così alta, aspetta che siamo noi a dirle di sedersi.
Ci racconta di sé, della sua vita. E noi aspettiamo la traduttrice per capire cosa possiamo fare per lei, se possiamo fare qualcosa per lei.
Conosce bene la missione, conosce bene il villaggio. Ci parla delle vecchie missionarie cacciate via anni fa da questo paese, troppo scomode nel portare assistenza e speranza a un popolo destinato a morire.
Dice di aver aderito a una delle iniziative che l’associazione aveva lanciato qualche anno prima. Il microcredito. Si trattava di un prestito sufficiente per poter avviare una piccola attività autonoma. Un piccolo negozio dove vendere, arrabattare qualche soldo e cercare di sopravvivere. Ed è così che è andata.
Ride questa donna senza nome nel raccontarci la felicità nel veder nascere qualcosa di suo, qualcosa che poteva darle una speranza per il futuro.
E così come i suoi occhi si sono accesi in un attimo, nella storia di una rivalsa, in un attimo si spengono.
Non ha avuto fortuna, il negozio è fallito, senza avere neanche il tempo di restituire il microcredito.
La sua eleganza nel raccontare, nel gesticolare con una sola mano, mentre con l’altra tiene stretto un portafogli tutto stralciato, lascia senza fiato.
Racconta ancora e si scusa di aver sprecato quell’importante somma.
Capiamo perché è così magra. Lo capiamo da quello che ci dice sorridente e fiera. Sta ripagando il debito, sacrificando il valore del pacco cibo che le spetta per le sue condizioni di salute, perché ha l’HIV. 500 soldi al mese. Gliene mancano solo 2500.
Questa donna senza nome, questo spaventoso esempio di dignitosa onestà, ha deciso di mangiare poco o niente pur di ripagare quel che le è stato donato.
Ci stringe la mano uscendo, e ci ringrazia.
Mi viene un nodo alla gola.
La convinciamo ad andare dalla responsabile del microcredito e accordarsi per restituire quel che manca con delle piccole rate dimezzate. Ci metterà più tempo, ma almeno riempirà piano piano quelle grandi rughe che porta sul viso.
Grazie donna senza nome, grazie.
Foto 1 di Omotayo Tajudeen: https://www.pexels.com/it-it/foto/pomodori-della-holding-della-donna-3213283/