Ogni alba è un mondo nuovo
E’ tutto nuovo all’alba
Guardare ogni giorno come una novità sconosciuta sarebbe la chiave per non vivere stanchi e appiattiti nell’apatia, nella mancanza, nella lontananza, nel rumore anestetizzante, nella confusione che mescola sentimenti veri e paure indotte. Pare che noi si sia animali abili a salvarci dai cambiamenti strutturali perché abbiamo un’altissima e naturale capacità di adattamento: ci abituiamo. Ciò che cambia diventa, in breve tempo, di nuovo noto. Ci adeguiamo al nuovo che presto diventa ancora stantio, faticoso, privo di guizzi e novità. Ed è un errore di valutazione perché, con una precisione scientifica, ogni ventiquattro ore c’è un’alba. Fresca. O fredda negli inverni più rigidi. Ma sempre pungente. L’alba scrolla di dosso gli umori e il sudore che l’inconscio ci procaccia generoso durante la nostra battaglia coi mostri, ognuno coi propri. Ci riporta nel qui e ora.
L’alba è fatta di rinascita
Ci conserva dall’arsura che l’aridità umana, con la quale quotidianamente ci si scontra, ci propone. E quando invece si fa esperienza del contrario, della generosità umana, ecco che quella è una nuova alba, che può manifestarsi anche a metà giornata, senza orari, senza ritmi circadiani. L’alba è fatta di rinascita. Ogni punto di luce che la nostra mente ci dona e che ci procura un sorriso, è un’alba. Ogni sguardo nuovo a cose già conosciute, è un’alba. Ogni respiro e ogni battito sono un’alba, ma non lo sappiamo, crediamo siano solo atti spontanei privi di valore spirituale. Solo meccanici e fisici, senza importanza per riconoscerci esseri vivi e vitali. Ci conosciamo poco, viviamo troppe poche albe, ignorando che ogni alba è una novità, uno sprone, un momento di rinascita, una possibilità.