La lirica catturata in rete
Valentina Anzani mi ha catturato per la sua spontaneità e intelligenza.
Bella, solare e ironica coinvolge con quella sua voce argentina e squillante da soprano.
Classificarla come cantante lirica è riduttivo perché Valentina è una studiosa e competente docente Laureata in Discipline della Musica presso l’Università di Bologna, presso cui ha vinto il concorso per il dottorato di ricerca; negli anni ha concentrato il suo impegno sugli aspetti drammaturgici e i contesti produttivi del teatro d’opera, inteso come fenomeno che influisce e si nutre della società in cui si sviluppa.
Ma se le chiedi di presentarsi, sorridendo, risponde che Valentina è prima di tutto una melomane! E che in teatro ha trovato la sua dimensione: musica bellissima, emozioni, tanti amici.
Ma poi subito aggiunge una riflessione che mette in luce la sua dimensione culturale:
Durante i miei anni di studio, all’università e per il dottorato, mi sono spesso domandata cosa potessi fare, da studiosa ed esperta di un settore, che avesse un impatto sulla società. Noi accademici veniamo spesso accusati di rinchiuderci nelle nostre torri bianche: volevo invece creare qualcosa di utile, qualcosa che potesse portare a teatro quante più persone possibili.
Il progetto nasce dalla sua esperienza come musicologa, critico musicale e ricercatrice universitaria. Negli anni Valentina Anzani ha portato avanti diversi progetti legati al mondo dell’opera e ha osservato i comportamenti dei diversi pubblici, rilevando la necessità di spostare l’attenzione della comunicazione sull’opera verso canali tecnologici e “social”.
E così ha pensato di catturare in rete l’opera lirica. Liberarla dalla naftalina dei pizzi e palchi d’opera con poltrone in velluto rosso per lanciarla sui cellulari.
Sostenuta in questo progetto dall’amato fratello Simone che tra un allenamento di pallavolo e un ritiro sportivo con la Nazionale ha trovato il tempo per creare con Valentina OPERAMEET.
Sviluppando con la nostra startup Vibe&Sound è nato un progetto di comunicazione d’avanguardia e tecnologia dedicato ai teatri d’opera e alla loro programmazione, che ha portato allo sviluppo dell’App OperaMeet.
Nell’era del digitale e dei social ha pensato a sfruttare le nuove tecnologie: OperaMeet è un’App per cellulare che è a metà tra un social network e un motore di ricerca per gli spettacoli d’opera.
Chiunque voglia informazioni sulle produzioni o vuole assistere alla messa in scena della sua opera preferita può farlo con un click e trovare sul proprio smartphone elencate tutte le produzioni, ordinandole per distanza.
Ma OperaMeet assolve anche a un altro compito in questo periodo di isolamento e amicizie virtuali: attraverso l’app si possono trovare nuove conoscenze con gli stessi interessi ad assistere ad uno spettacolo d’opera.
Ma anche catturare una fetta di pubblico che è più propensa a “navigare” in rete; pertanto l’intento è quello di promuovere l’engagement del pubblico nei confronti del mondo dell’opera lirica cercando di creare la prima community italiana tra melomani e persone non esperte che vogliono tuttavia scoprire e vivere questa realtà.
Audace e testarda ma anche “visionaria” insieme a Simone hanno delineato gli obiettivi di OperaMeet che spaziano dal valorizzare il patrimonio culturale dei teatri italiani fino ad avvicinare potenziali nuovi target di pubblico ma soprattutto fornire uno strumento informativo digitale sulla programmazione dei teatri d’opera che sia unitario, agile, innovativo, tecnologico, di facile navigazione ed esaustivo.
OperaMeet è già una realtà che si avvale degli strumenti tecnologi e dei linguaggi contemporanei per proteggere il patrimonio dei teatri d’opera .
Valentina, Simone e la loro geniale invenzione hanno catturato la mia curiosità e sono sicura che cattureranno in rete tantissimi melomani e spettatori.