Lettura n. 23 Salvamento
Giulio racconta, parla di sé stesso, torna indietro nel tempo a quando era un ragazzino. Ha subìto uno dei dolori più indicibili, ha perso sua madre, si sente solo, ma anche diverso dagli altri. Suo padre è un padre ingombrante, difficile, non parlano la stessa lingua, suo padre è ancora bello, le donne lo guardano mentre corre con la t-shirt aderente. Suo padre si risposa, forma quella che oggi si chiama una famiglia ricomposta. Nella stessa casa crescono Giulio e Stella la figlia della nuova Madre, che non sembra amare molto Giulio, lo capiamo da subito. Stella è diversa, è un po’ folle, un po’ stramba, ma ha il dono di capire l’animo di Giulio, entrano in una sintonia speciale i due, creano intimità. Sono un po’ fratelli e un po’ no. Infatti nella dimensione del no si annusano, si piacciono, si appoggiano l’uno con l’altra, si fidanzano.
Giulio e Stella osteggiati da tutti si sentono più che fratelli ma c’è un terzo incomodo è Bobo, migliore amico, lui è figo, sa le poesie, è sicuro di sé, e piace molto anche al padre di Giulio. E piace molto anche a Stella. Ragazza confusa, piena di dubbi, piena di energia e di fragilità, non sa neanche lei cosa vuole dalla vita. Nostalgia e disincanto degli anni giovani, delle feste, dell’alcol, delle paure e dei tradimenti, poi le scelte che non si capiscono mai fino in fondo ma si fanno e si disfano.
Avanti e indietro nel tempo corre la storia di Salvamento, episodi fatti di odori e di pienezza, la complessità di certe anime ribelli non è mai facile da cogliere, sfugge via, chissà dove va. Come Stella che vorrebbe essere salvata ma non troppo, ché il salvamento è una parola antica diversa dal salvataggio, è un po’ un movimento che devi attuare pure tu, non puoi mica stare lì a fare il corpo morto e farti trasportare a riva, in salvo. Stella dovrà imparare a fare i passi giusti, ma pure Giulio e forse non saranno nella stessa direzione, perché non siamo mai certi che due solitudini possano sommarsi e dare per risultato un’unica felicità.
Eppure due un po’ fratelli sono stati tanto vicini nel fisico e nel pensiero come forse due fratelli al loro posto non sarebbero stati mai.
“A volte la detestavo, eppure del resto non importava più niente- ed era così stranamente facile essere insieme che non potevo credere che non fosse lo stesso per lei. Dove sei, ora? Mi pensi ancora? Sei rimasta qui, tra i miei lividi.”