L’arte di intalliarsi
Intalliarsi è un’arte e io promuoverei una petizione per candidarla a patrimonio immateriale dell’umanità. È un verbo, figlio del Vesuvio, di difficile traduzione. Liquidarlo con un banale “perdere tempo” sarebbe riduttivo e, a dirla tutta, pure un po’ offensivo. Già, perché intalliarsi è poetico, filosofico, è come quando ’o professor Bellavista, al secolo Luciano De Crescenzo, per insegnare ai suoi amici la differenza tra epicurei e stoici, usò la metafora della vasca da bagno e della doccia. Intalliarsi è un incontro con i pensieri, come fare il bagno nella vasca, usa un linguaggio distante da quello dell’attività frenetica sempre tesa a produrre, il linguaggio della doccia che chiede di essere svelti, fosse anche soltanto perché è stancante stare fermi in piedi per troppo tempo con l’acqua che scivola addosso.
A volte, anzi spesso, chi si intallea viene additato come uno scansafatiche, uno con la testa tra le nuvole, uno che rimanda sempre, che cincischia. Quante energie, invece, si profondono quando ci si intallea. Intalliarsi implica un’intensa attività mentale, è un moltiplicatore di idee e di scoperte, è un tema che si svolge senza che ci sia una traccia prestabilita. Intalliarsi, dunque, è anche libertà. Andamento lento questa melodia dell’intalliarsi che non è in sintonia con il ritmo incalzante delle nostre vite in cui ci sentiamo sempre in dovere di riempire il tempo, per poi ritrovarci a non averne mai a disposizione semplicemente per essere, al di là del fare.
Intalliarsi è verbo riflessivo, per sua intrinseca natura induce a riflettere, a rallentare. Per potersi intalliare davvero, occorre eliminare il rumore di sottofondo, restare in silenzio e ascoltarsi. Nell’epoca del fast e smart, intalliarsi è un’arte rivoluzionaria perché chiede di tornare alle origini mentre tutto intorno dice il contrario. Intalliarsi richiede il coraggio di andare controcorrente, in direzione ostinata e contraria, per aprire le porte al guizzo intuitivo. Intalliarsi è l’antidoto alla tirannia dell’operatività senza sosta. È un invito a darci valore a prescindere dal mondo che vorticosamente ruota intorno.
Foto donna orologi di Gerd Altmann da Pixabay
Foto nuvole di Arek Socha da Pixabay
Foto copertina di donations welcome da Pixabay