Lettura n. 19 La normalità degli eroi
Ecco un libro che attraversa diversi generi letterari, può essere letto infatti come un saggio, come un romanzo, come il racconto del Mito, come la storia di alcuni personaggi che conosciamo dai tempi della scuola: Ulisse, Achille, Enea e le loro gesta eroiche e indimenticabili.
Tuttavia questo è anche un libro che è stato scritto da un medico, Pierluigi Gargiulo, un professionista da sempre attento al benessere del corpo e della mente, che ha messo al centro dei propri studi e della propria attività medica la ricerca dell’armonia totale dell’individuo. Scrivendo questo libro l’autore ha fatto confluire tutta la sensibilità narrativa nell’espressione delle competenze scientifiche mantenendo un livello di gradimento della lettura alla portata di tutti. Alla base del lavoro risulta evidente un riferimento a un connotato storico e scientifico molto rigoroso da parte dell’autore, che rispetta ogni studio precedente sul Mito e sulla Storia.
Cosa ne rende attraente la lettura per noi lettori? A parte la soavità della parola trattata con grande cura, l’autore sa riportare a una dimensione umana i personaggi mitologici e le imprese titaniche sostenute dallo sforzo fisico e dall’impegno e la necessaria arguzia e l’allenamento, tutta questa dimensione descritta avvicina gli eroi a noi umani. Tutto diventa possibile con il buon uso del corpo e della mente. Eppure è nel disegno delle mancanze e degli aspetti della fragilità che questi eroi assomigliano a noi e riescono a farci guardare alla normalità di un certo quotidiano esistenziale con una portata eroica. Achille, Ulisse ed Enea vengono raccontati mettendo in evidenza la peculiarità caratteriale di ognuno e potremmo dire, sotto una luce moderna di analisi, mentre esercitano una differente leadership con i propri pari e i propri compagni di viaggio e di imprese. Modelli per una visione attuale della condivisione dell’impegno e del possibile pericolo. Interessante il capitolo in cui si esplica l’attenzione data al rapporto amoroso di Achille con Briseide, attraverso cui emerge la capacità dell’autore nel descrivere non solo l’eros e le sue pulsioni con il delinearsi del cambiamento dell’eroe nell’incontro amoroso, ma anche raccontando la relazione in controluce attraverso la personalità del personaggio femminile e il suo tenero sguardo sulla finitezza e la fragilità dell’uomo.
“Lenta, la sua mano scivolava lungo la schiena di Achille. Briseide si soffermava, con attenzione non inferiore al desiderio, sul percorso sontuoso che il grande dorsale compiva, con orgoglio, sino al solco bicipitale dell’omero. Ne seguiva, sfiorandolo, il definito e potente cammino muscolare, che dalla fascia lombare e dai processi spinosi delle vertebre toraciche giungeva sino alle spalle potenti.”
Vi sono inoltre precisi richiami all’allenamento fisico e alla tenacia impiegata- chi scrive è un attento medico sportivo- così come al tipo di alimentazione in voga ai tempi, e al diverso impegno muscolare richiesto per ogni impresa affrontata. Invecchieranno gli eroi? Nella magia del mito forse non invecchieranno mai ma la loro storia potrà dirci molto su come invecchieremo noi e su quali strategie mettere in atto per preservare con grazia ed armonia l’equilibrio psicofisico.
La normalità degli eroi, di Pierluigi Gargiulo, LSWR Edizioni