Scheda 4 – La storia di Mehret
Scheda 4
Questa è la storia di Mehret.
Vediamo entrare due giovani ragazze, una delle due si copre la bocca, sembra che qualcosa la faccia morire dal ridere. L’altra ha degli strani tic al viso.
Chiediamo la cartella clinica, ce la consegnano.
Sono in elenco. Già questo ci fa prendere una bella boccata di ossigeno, almeno non saremo costretti di nuovo a mandare via persone che non possiamo aiutare.
Controllo la foto. È lei, Mehret.
Continua a sfondarsi dalle risate.
Inizio a ridere anch’io, anche se non ne capisco il motivo, ma la situazione è talmente assurda che sembra la scena di un film comico.
Monica mi guarda, inizia a ridere anche lei, ma non per loro, guarda me che sembro un cretino.
Proviamo a ricomporci, sarà lo stress accumulato, ma facciamo fatica a trattenerci.
L’altra ragazza è ancora seria, suor Laura ci dice che è la sorella, i tic sono aumentati. Continua a dare delle gomitate alla sorella che ride.
Vado a leggere la scheda anagrafica.
Mehret ha un disturbo psichiatrico. Ecco, doveva esserci per forza qualcosa.
Fra le sorelle ce n’è una che fa cicli di cure in un ospedale della capitale, ma non è Mehret.
Non posso credere a quello che sto leggendo, hanno entrambe problemi psichiatrici. Ne sono sicuro.
Cerchiamo di raccogliere qualche informazione sulle loro condizioni e lo stato degli altri componenti familiari.
Mehret continua a ridere, non riesce a fermarsi. Io e Monica torniamo seri, cerchiamo di dare un senso a ciò che ci viene detto, alle risposte fuori contesto, alla follia del momento.
Se una ride, l’altra risponde tutt’altro. Suor Laura cerca ancora di fare delle semplici domande ma a parte risate, tic e risposte sconclusionate, non otteniamo altro.
Verifico il villaggio di provenienza.
Per fortuna una delle cleaner dell’ospedale vive proprio lì.
La facciamo chiamare.
Appena entra e le vede, si mette le mani in testa.
Ci conferma che entrambe le ragazze hanno problemi psichiatrici, aggiunge che uno dei fratelli è allettato perché nato con una grave disabilità. L’unica sorella sana si è trasferita ad Asmara e non vuole avere contatti con la famiglia.
Chiediamo della mamma. Dall’aggiornamento dello scorso anno ci risulta che è ancora viva.
Difatti c’è, è viva.
La cleaner ci racconta che la mamma aveva un fratello rimasto completamente mutilato a causa della guerra. Qualche mese fa è morto e lei ne è rimasta scioccata, cadendo in uno stato depressivo.
Ci chiediamo come abbiano fatto a ricordarsi dell’aggiornamento, della strada per venire. Ma ci limitiamo a ringraziarle, perché ce l’hanno fatta, perché sono qui e sono qui ora, e finché avranno una stella senza nome a guidarle, allora c’è speranza, allora avranno speranza.
Faccio la foto a Mehret. Non serve che le dica di sorridere.
Foto 1 e di copertina di Gitz da www.pexels.com
Foto 2 di Rony Stephen Chowdhury da www.pexels.com