Ho conosciuto Gaby
Il bello di viaggiare è che di gente ne incontri veramente tanta. Ognuna con la propria filosofia di vita, le sue abitudini, i suoi pregi e i suoi difetti. Sono stato recentemente in Belgio, a dire il vero ci vado spesso per lavoro. Questa volta ho trascorso una settimana ad Anderlues , in Vallonia nel sud ovest del Belgio.
Qui ho conosciuto per caso Gaby, un senzatetto che all’apparenza dimostrava una settantina d’anni. Ci siamo messi a parlare e ho scoperto con molta sorpresa che di anni ne ha appena 47 . Una vita di eccessi, corpo emaciato, viso rosso fuoco, un cappellino da baseball in testa e la sigaretta sempre stretta tra le dita della mano.
Mi ha raccontato che ha quattro fratelli e una sorella, che ha vissuto per parecchio tempo per strada ricevendo un sussidio dello Stato di tanto in tanto. Ora, da qualche tempo, il presidente della società calcistica della città gli ha proposto di lavorare come custode del campo sportivo e di avere un letto in cui dormire.
Dopo qualche giorno in cui non l’ho visto l’ho incontrato nel bar in cui mi trovavo seduto. Gli ho chiesto dove fosse stato e ha risposto che di tanto in tanto va in giro a chiedere qualche spicciolo da racimolare ai semafori. Mi ha invitato a vedere come tiene pulita la struttura sportiva in cui lavora e in cui abita.
Nel seminterrato degli spogliatoi, praticamente sottoterra, in uno stanzino angusto e illuminato da una luce al neon c’era un letto, una radio, un televisore vecchio stampo e poco altro. Un piatto di qualcosa mangiato poche ore prima e un odore abbastanza pungente.
Lui era ugualmente felice però. Non doveva dormire più fuori al freddo e al vento che in Belgio soffia spesso e forte. Questo per lui contava di più e sotto ai suoi baffetti bianchi un sorriso confermava che felice a modo suo lo era davvero.
Quando l’ho salutato mi ha abbracciato con forza e mi ha invitato a tornare.
Ci tornerò sicuramente ogni volta che dimenticherò di quanto poco ci voglia per essere felici
Ci tornerò sicuramente ogni volta che dimenticherò di quanto poco ci voglia per essere felici.
Ciao Belgio, ciao Gaby. A presto.