Non è questo che si insegna ai bambini
Quando fai l’allenatore delle squadre giovanili pensi solo a divertirti e a far stare bene i tuoi ragazzini. Non penseresti mai che una giornata di festa in un torneo si trasformi nel tuo peggior incubo.
Eppure nel 2022 si continua a parlare di gesti vergognosi che vedono protagonista in negativo il calcio. In una delle tante partite di un torneo di Pasqua, un ragazzo che allena l’Accademia Calcio Terni è stato aggredito alle spalle dal genitore di un bimbo facente parte della squadra avversaria, la Polisportiva Ponte di Nona.
Una violenza inaudita, il tutto sotto lo sguardo attonito dei piccoli calciatori, ovviamente sconvolti da quanto accadeva davanti a loro. Francesco, così si chiama l’allenatore, ha rischiato di perdere un rene ma fortunatamente il peggio è stato evitato.
Ciò non cancella l’episodio vile che la società del Ponte di Nona, ovviamente estranea ai fatti, ha immediatamente condannato. Il presidente ha ribadito che non sono questi gli insegnamenti che vanno impartiti ai bambini e che la propria società propugna.
La stessa vittima ha tenuto a rassicurare tutti dai propri social sottolineando che quanto accaduto non gli ha tolto la voglia e la forza di tornare al più presto sui campi. Non perdona, però, l’aggressore che è stato denunciato perché, a detta dello stessa vittima, questi gesti vili devono essere condannati.
I ragazzi hanno il diritto di vivere anche durante il gioco un ambiente che insegni loro la correttezza e la sportività.