Gianluca ha ucciso Drusilla
La signora era chiusa in un armadio, e implorava una certa Ornella di liberarla
Drusilla Foer raccoglie in sé tutto il meglio di un certo tipo di comicità colta di qualche decennio fa, riuscendo a rielaborarlo in chiave attuale, direi post moderno. Mi disturba non poco dover fare riferimento al fatto che Drusilla nasce già adulta, nasce da un sogno, nasce dall’allegria, nasce da un pensiero di un solo genitore, ma non è mai stata un embrione. E mi disturba la cosa perché non me ne importa per niente, me ne infischio. Quando l’ho vista in rete, mi è venuto subito il desiderio di conoscerla, di fare amicizia con lei, di godere del suo sapere, della sua ironia. Una signora bella, fine, elegante, con la quale passare del tempo, una persona con la quale scambiare, pratica molto poco conosciuta. Ma chiaramente, avevo anche ben in testa il fatto che con le star non ci si va a prendere il caffè. Però, da tipico fan, mi bastava pensarlo. E nulla mi importava di un’identità di genere che oggi, sembra strano a dirsi, pare sia fondamentale conoscere, forse in seguito a uno sdoganamento dell’ignoranza più becera, innalzata a valore di libertà da certi media con interessi molto estesi, a cui il bifolco mal pensante e manipolabile fa tanto comodo.
La signora esce di casa in camicetta di seta e pantaloni palazzo, la signora indossa sottili occhiali da vista, la signora non si trucca mai oltre i limiti della raffinatezza
Ma ad un certo punto, l’incantesimo si frantuma
Il libro è gradevole, si legge volentieri. E sono grato a chi lo ha scritto, a questo punto non so chi, per aver citato Francesca Jacona della Motta di San Giuliano coniugata Florio, regina della Belle Epoque siciliana ed europea, figura alla quale, per motivi legati alle mie origini, sono molto affezionato.
Se vi va, compratelo in libreria però: Drusilla Foer -Tu non conosci la vergogna, la mia vita eleganzissima – Mondadori.