Tradurre
Tradurre il tempo in parole.
Tradurre le parole in musica.
Tradurre la musica in immagini del passato.
La mente vola tra le pagine della memoria evidenziando volti e suoni.
Mi avvicino alla libreria piena di cimeli e CD, faccio scorrere lo sguardo tra le mille etichette di compositori di musica classica, i miei amati artisti di musica lirica e quelle amatoriali di registrazioni live.
Ma oggi non è il tempo di tradurre i miei pensieri con le pagine del melodramma; oggi sento il bisogno di liberare la mente e il corpo.
Così decido di ascoltare Piazzolla. I suoi tanghi sono la sintesi tra la poesia, la musica e la danza, e questo è il suo fascino.
Per una strana combinazione proprio in questi giorni ricorreva l’anniversario della sua nascita.
Argentino di origini italiane, già da adolescente cominciò lo studio della musica con Rachmaninoff (e così i miei gusti musicali riconducono sempre alla matrice classica).
Dopo i suoi viaggi nel vecchio continente ritornò in Sud America per cimentarsi in un nuovo stile musicale che sarà chiamato nuevo tango; uno stile che mescolava elementi di musica da camera e improvvisazione jazz. Il suo album più celebre ed eseguito, Libertango, fu composto nel nostro paese. Il titolo, costituito dall’unione di Libertad e Tango, simboleggia il passaggio di Piazzolla dal tango tradizionale alla sua “intenzione musicale”.
Il ritmo seducente ci riporta al contatto fisico tra uomo e donna tanto desiderato in questi anni di isolamento perché “Il tango non è maschio; è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l’“otto”, che è come il cuore del tango, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione”. (Miguel Àngel Zotto).
La musica di Piazzolla, o forse dovrei tradurre il tango di Piazzolla, è l’abbraccio alla vita.
La musica dei grandi artisti traduce le emozioni che viviamo sia nel momento della fruizione sia quando rimandano ad emozioni e ricordi di sentimenti e giorni vissuti.
Anche oggi ascoltare musica mi ha permesso di tradurre la mia nostalgia in immagini e suoni.