Al Teatro Verdi, Shakespeare si fa steampunk
Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate.
Quando la trama di una commedia è universalmente nota, bisogna certo inventare chiavi alternative di lettura. È questa la sfida che Giorgio Sangati ha accolto, nell’ambito del Progetto della Compagnia Giovani, con una produzione Teatro Stabile del Veneto che vede attori novelli affiancarne altri già affermati come Elena Arvigo, Luciano Roman e Valerio Mazzucato.
Sangati racconta l’importanza del doppio nella commedia: reale e immaginario, maschile e femminile, razionale e irrazionale, linguaggio e corpo, e il sogno stesso, in fondo, è anche, inevitabilmente, un incubo. Doppio è anche il binario che si è scelto nella selezione degli attori, in questo caso. Gli apprendisti affiancano i maestri, ed entrambi imparano qualcosa dallo stare assieme. Per una commedia che in fondo è metafora del teatro stesso -per riprendere analogie che il drammaturgo inglese ha sempre avuto a cuore- non c’è miglior modo di essere messa in scena.
Sul palco, l’immaginario steampunk regna, fra costumi che fanno l’occhiolino alle mode BDSM fatte di calze a rete e bustini e una sessualità disinibita, sfacciata e dark.
Sul palco, l’immaginario steampunk regna, fra costumi che fanno l’occhiolino alle mode BDSM fatte di calze a rete e bustini e una sessualità disinibita, sfacciata e dark. La spaventosa foresta shakespeariana si fa post-industrial e incrocia fantasmi del capitalismo fatti di neon e impalcature di metallo con la fuga, più naif, dallo stesso, incorporata da chi, fra i personaggi, indossa abiti hippie e collanone col simbolo della pace.
Lo spettacolo di Sangati, più che punk, com’è stato definito, aderisce al concetto di steampunk. Basti pensare al motto dei sostenitori del movimento, che dicono di essersi presi la briga di pensare “come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima”.
Pensando all’odierno non si può non pensare alla pandemia. Anche qui Sangati ha, in un certo senso, immaginato un passato in cui il futuro era già arrivato. Sbarcano in scena, infatti, le professioni del covid, che ammiccano al pubblico e al contempo lo lasciano interdetto mentre l’arcinota trama prosegue in nuove declinazioni.
Si fantastica, quasi, che le prove in mezzo al bosco possano essere la boccata d’aria -o l’unica via percorribile- per un gruppo di giovani teatranti in tempi di pandemia.
E non è un caso, spiega Sangati: “Si dice che Shakespeare abbia scritto questa commedia durante un periodo di pestilenza, […] che la commedia sia stata una sorta di festa per la riapertura del teatro. Oggi ci troviamo a rappresentarla dopo un periodo in cui i teatri sono stati chiusi, quindi ha anche un valore abbastanza magico. È un’opera che, al suo interno, ha un’energia revitalizzante.”
In questo strano mélange di tempi, con una scenografia sapientemente ingegnosa e minimalista, virtuosi, impeccabili attori portano in scena la commedia shakespeariana che più narra il passaggio all’età adulta. E, riprendendo il paradigma metateatrale della commedia stessa, ci si chiede se, portando in scena quest’opera, il rito di passaggio non sia avvenuto anche per tutti loro.
Teatro Verdi di Padova
Sogno di una notte di mezza estate
16-20 marzo 2022
• 16 marzo ore 20.30;
• 17 marzo ore 19;
• 18 marzo ore 20.30;
• 19 marzo ore 20.30;
• 20 marzo ore 16.
di William Shakespeare
versione italiana e regia Giorgio Sangati
–
scene Alberto Nonnato
costumi Eleonora Rossi
luci Paolo Pollo Rodighiero
sound design e musiche Giovanni Frison
cura del movimento Marco Angelilli
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con
Elena Arvigo
Luciano Roman
Valerio Mazzucato
e con attori e attrici della Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto
Maria Anolfo
Giulia Briata
Riccardo Bucci
Elena Ferr
Riccardo Gamba
Gaia Magni
Marco Sartorello
Massimo Scola
Martina Testa
Paolo Tosin
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assistente alla regia Tommaso Fermariello
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foto Serena Pea
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produzione 2021 Teatro Stabile del Veneto
Il Progetto della Compagnia Giovani è parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto con la partnership di Accademia Teatrale Veneta per la realizzazione di un Ciclo Completo di Formazione Professionale per Attori – Modello TeSeO Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1037 del 17 luglio 2018). Gli attori della Compagnia Giovani sono diplomati presso Accademia Palcoscenico e Accademia Teatrale Veneta.