ViSo-Visuale Sociale: l’interminabile strage dei morti in mare
Il progetto di ViSo nasce da un’idea di Valeria Marchese, promosso dall’Associazione Culturale Poesie Metropolitane e in collaborazione con Facciunsalto. Lo scopo della rubrica è quello di analizzare eventi e aspetti sociali attraverso un’intervista dedicata ad autori che hanno deciso di scrivere in merito a tematiche d’attualità o dibattito. La conversazione sarà avviata a partire da un breve componimento, in prosa o versi, firmato dal poeta.
Per inviare i tuoi componimenti e avere uno spazio tuo su ViSo associati a Poesie Metropolitane e invia una mail a viso.poesiemetropolitane@gmail.com
Questa settimana riprendiamo una problematica sociale tornata nuovamente al centro del dibattito pubblico, a seguito delle dichiarazioni di Lorena Cesarini a Sanremo sul razzismo e sulla concezione comune del fenomeno migratorio.
Assunta Sperino, poetessa napoletana autrice di La luce dietro le ombre e Ciò che resta, si esprime in merito al tema con grande sensibilità all’interno del suo componimento La mietitura:
Il mare,immensa fossa comune,gorgheggia e vomitainvolucri senz’anima,mostrando la mietituradi una costante, egoista,cieca semina.Raccogliamo corpifreddi e spenti,resti di una disumana umanità.La morte è una sorpresache non sorprende.