Il pigiama, la tua personalità

Il pigiama è un indumento anomalo e molto controverso, oltre ad essere anche un fenomeno di costume, così come il costume è un fenomeno di pigiama, ma questa è un’altra storia.
Nessuno fa mai riferimento al proprio pigiama. Alcuni uomini, per essere più machi, dicono di non usarlo e di dormire con boxer e maglietta, o dormire solo con boxer, o dormire solo con maglietta, o dormire solo, senza riferimenti specifici ai notturni rivestimenti, onde evitare gaffes legate agli elefantini, o sorridenti giraffe, o vellose pecore che sono, per antonomasia, le principali alleate del sonno.

La poca grazia racchiusa nel concetto “pigiamico” non può certo appartenere a rampanti e intraprendenti figure (o figuri!) che certo intaccherebbero la loro credibilità se, smessa la parigina seta della cravatta, lo scozzese filo delle calze, l’orientale cascimir del golfino, si perdessero nel beneventano acrilico del vestito da notte, o nel flanellico fiore all’occhiello dell’indumento bai nait tipico del varesotto.
Per non parlare del secs appil delle donne in carriera con l’orologio a volte sul polsino a volte sull’elastico del reggicalze, che tendono a non struccarsi e dormire in taier, onde evitare di sfoggiare tutine da notte integrali di originale pail tessuto con gli antichi telai di Poggibonsi, che se malauguratamente hai bevuto molto e non soffri di ritenzione idrica, affronti i servizi notturni come fossero servizi segreti: trattieni tutte le informazioni nonostante le violenze fisiche e psicologiche, passando le ore piccole a citare l’immenso Rocky nelle sue liriche più ispirate “non fa male, non fa male!”, con irreversibile diagnosi di prolasso di quarto grado alla vescica, e quando dico quarto grado non intendo il programma di Rete4, ma solo quarto grado, niente di così grave insomma!
Il pigiama è dunque il peggior nemico della vita pubblica, perché ci smaschera inesorabilmente e fotografa la nostra vera personalità. Tranne per Belen, che fotografa (o fa fotografare) la sua vera personalità ben lungi dal pigiama e da ogni altro capo di vestiario. Ma la differenza tra lei e il resto del mondo rimane comunque esile e sottile, e quando dico sottile non intendo Salvo, ma solo sottile. Niente di così grave insomma…