Stabiae Liberata, sentieri teatrali tra la polvere del tempo

“Non permettete che vi venga negato il sole della bellezza!”
(Libero D’Orsi )

Se queste mura potessero parlare, si dice spesso, con animo sognante, quante storie potrebbero raccontare! Il fatto è che i veri eroi non compaiono mai nei libri di storia, e che i grandi uomini che fanno la Storia spesso non ottengono a riconoscimento che un corsivo del proprio nome in una nota a margine.

E camminando per le vestigia di Villa San Marco e Villa Arianna, al chiar di Luna del crepuscolo, sul far della sera di Castellammare di Stabia, è stato un vero piacere rivivere la storia di chi è stato responsabile della loro riscoperta. È proprio calcando il ciottolato dei due luoghi d’arte, permeati di bellezza, che scopriamo le gesta dei due uomini che hanno dedicato la vita per restituire al presente la memoria storica delle antiche Ville romane di Stabia.

Fabio Cocifoglia, regista e talentuoso attore, è Libero D’Orsi, preside ed archeologo romantico che con un amico bidello, Don Ciccio (il pregevole Giampiero Schiano), amico d’infanzia, districandosi tra le invidie degli incapaci e la presunzione dei saccenti, negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso dà risposta alla domanda che lo tormentava sin da ragazzo: “Dov’è Stabiae? È scomparsa? Non è mai esistita?”. Quello che non si ricorda, infatti, rischia di non essere mai esistito.

Il viaggio che ne segue è ispirato e d’ispirazione, e racconta una storia di tenacia, di amicizia, di lavoro e sudore, di vera passione. Si sente la polvere degli scavi nell’aria, si percepisce l’emozione della riscoperta, ci si nutre del passato, che diventa esso stesso nutrimento del presente. Una testimonianza vibrante di una, due vite dedicate alla riscoperta della memoria.

La piece è interessante e gustosa, ricca d’approfondimento, carica d’umorismo, sagace e divulgativa al punto giusto. Le due narrazioni possono essere considerate un primo e secondo tempo: un “sopra” a Villa San Marco, che restituisce la memoria storica di ciò Libero D’Orsi; un “sotto” a Villa Arianna, che si fa più intimo, narrativo, alla scoperta dell’uomo, dell’archeologo romantico, che si cela dietro il personaggio.

Immersi nella polvere del tempo, alla riscoperta della bellezza che c’è appartenuta, affinché ci appartenga ancora, ai due protagonisti viene reso l’onore del vero teatro, all’interno di una scenografia che non necessita, per ovvie ragioni, di alcuno scenografo per esaltarne la bellezza.

Abbiamo visto:
STABIAE LIBERATA
di e con Fabio Cocifoglia, con Giampiero Schiano
in Villa San Marco e Villa Arianna a Castellammare di Stabia
una produzione Casa del Contemporaneo per Campania by Night 2021
con la consulenza scientifica del Comitato per gli Scavi di Stabia
in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei
a cura di Regione Campania e Scabec
Si ringrazia l’Ufficio Stampa