Neacò, la musica è figlia di Napoli
Risuonano tutti gli angoli del mondo nella musica dei Neacò, e il loro concerto è un viaggio non solo musicale ma anche onirico e narrativo, culturale nel senso più alto del termine. Il gruppo è acronimo di Neapolitan Contamination. Ma si fa presto a dire contaminazione: è un termine abusato, specie dai tanti che introducendo elementi estranei nei loro spartiti credono che tanto possa bastare. Le contaminazioni dei Neacò non introducono invece nulla di estraneo: tutto è perfettamente integrato, come se fosse sempre stato lì; tutto si intreccia nel miglior modo possibile: suoni d’oriente e d’occidente, antichi e moderni, trovano magicamente ospitalità – casa – nella canzone napoletana.
un sonoro inedito ed originalissimo, una vera sinestesia delle forme d’arte
Un vero e proprio viaggio sotto le mentite spoglie dell’esperienza musicale, sviluppato nell’ambito dell’evento “fuori zattera” preludio alla decima edizione della kermesse Teatro alla Deriva, la rassegna firmata Giovanni Meola che illuminerà fino al 25 luglio le serate estive delle Terme Stufe di Nerone.
Ma i Neacò vanno oltre tutto questo, e la loro musica sprigiona una carica estetica che si colloca molto più avanti, battendo non tanto il segno della contaminazione quanto quello della vera e naturale inclusione. Il blues, il jazz, il raggae, la canzone napoletana si fondono nella produzione dei Neacò per realizzare un sonoro inedito ed originalissimo, una vera sinestesia delle forme d’arte, che trova nella loro produzione la migliore interpretazione possibile.
Per conoscerli meglio, visitate il sito ufficiale. E appena possibile, andateli ad ascoltare.
Abbiamo visto:
Neacò
spettacolo “fuori zattera”
preludio a Teatro alla Deriva, di Giovanni MeolaSi ringrazia l’Ufficio Stampa