Furto 27 – Federica stadimerda
Niente.
Oggi Federica stadimerda.
Non ne capisce assolutamente il motivo, o forse non vuole, ma ha addosso una tristezza mista a malinconia mista a qualche altra emozionedelcazzo che fatica a gestire.
C’è stato un momento, solo uno e durato pochissimo, in cui le è mancato Andrea, ma è cosciente che non le mancava Andrea in quanto Andrea, le mancava Andrea in quanto persona da avere accanto. Ha pensato a quanto sia stato ingiusto da parte sua volere qualcosa, volere lui così tanto e poi decidere di non volerlo più, quasi come se l’altro fosse un oggetto, inerme, sottomesso al suo volere, ai suoi desideri, alle sue incapacità.
Federica sa, perfettamente sa, che se fosse andata a fare una passeggiata, se avesse deciso di lanciare in mare i pensieri, lasciarli arresi all’andirivieni delle onde, o se avesse semplicemente detto di sì all’invito a cena di Valeria, questo stato emotivo sarebbe in qualche modo scomparso. Ma Federica crede che è ora di attraversarli questi momenti, è ora di accoglierli, anche quando la fanno sentire così tanto sbagliata, e non lasciarli lì, congelati, e rimandarli. Anche perché tornano, inevitabilmente, come le onde del mare, e tornano più forti.
Federica si chiede spesso se le scelte che ha fatto, fin adesso, siano giuste per lei. Si chiede se questo sentire in maniera così forte, così accentuata le emozioni, sia un male di vivere che negli anni è destinato a cambiarla ancora, e ancora, e ancora. E si chiede dove la porterà.
Una doccia fredda, i capelli bagnati, la pioggia degli occhi. Si guarda allo specchio e si vede così fragile che quasi si commuove, quasi ha pietà per se stessa. Il suo mondo è talmente ampio che dovrebbe per un attimo, solo per un attimo, smettere di pensare di trovare un uomo, un lavoro, una casa, una vita, dovrebbe smettere di pensare che sia possibile coprirlo tutto, il suo mondo, perché non lo è, non è possibile, perché non sarebbe comunque stimolante, perché quella vita, quella casa, quel lavoro, quell’uomo, quel mondo lì avrebbero milioni di altri difetti.
Pesa, poi un giorno non peserà più.
Niente.
Oggi Federica stadimerda.
Scrive alle sue amiche, alle sue Persone, le usa come vomitatoio di ciò che prova e cova, che scriverle le fa diventare forse un po’ più piccole, e forse un po’ meno serie di quelle che sono.
Credits:
Foto 1 di Alex Green da Pexels
Foto 2 di Maurício Mascaro da Pexels
Foto di copertina di Thiago Matos da Pexels