Il teatro riparte dal vivo: In tre round, Patrizio Oliva è sul ring della vita
Il teatro riparte dal vivo. E lo fa con Racconti per Ricominciare, un festival diffuso di percorsi teatrali dal vivo e itineranti, ambientati in spazi di grande valore storico e architettonico della Città Metropolitana di Napoli e della Campania.
Villa Fernandes di Portici, Reggia di Portici, Parco sul mare di Villa Favorita di Ercolano, Villa comunale di Sorrento, Reggia di Quisisana a Castellammare sono solo alcune delle location d’onore che faranno da cornice a storie che, dopo il lunghissimo stop dello spettacolo a causa della pandemia, fremono dalla voglia di essere raccontate. Ideato e organizzato da Vesuvioteatro.org con il coordinamento artistico di Giulio Baffi e Claudio Di Palma, il festival presenta la sua seconda edizione dal 28 maggio al 6 giugno.
Per 9 giorni, 12 location della Campania si trasformano in suggestivi palcoscenici per 12 spettacoli con 50 attori protagonisti di 28 testi teatrali, perlopiù inediti, scritti da 21 autori, italiani e non, e messi in scena prima del tramonto, in simbiosi con i paesaggi e le architetture che li ospitano. Anche quest’anno gli spettacoli si svolgono prevalentemente all’aperto, per un numero limitato di spettatori, per ricominciare a vivere il teatro in totale sicurezza.
Si inizia da In tre round, con Patrizio Oliva, pugile napoletano nato e cresciuto nel popolare quartiere di Poggioreale che, nel ruolo di se stesso, racconta, tra pugni dati e presi, le ferite della propria vita e le vittorie che lo hanno accompagnato nella sua grande crescita sportiva e umana.
Patrizio Oliva, protagonista di In tre round, nel ruolo di se stesso
Rossella Pugliese, nel ruolo della madre del pugile napoletano
A teatro tra i vagoni del Museo di Pietrarsa
Sarà il desiderio fortissimo di tornare a teatro dopo uno stop durato mesi, troppi. Sarà la bellezza e il fascino del luogo che ci ha accolti e rapiti, e sarà la passione con cui Oliva ci racconta la sua storia, così carica di napoletanità, drammaticità e gloria. Ma da non (ancora) vaccinati lo spettacolo vale tutto la pena rischiare un ritorno in società. Si fa per dire. L’evento è a ingresso limitato e nel pieno e attento rispetto delle misure anti-covid.
È un racconto emozionante in cui lo sport e la vita si fondono
La boxe per lui è come la vita e il teatro si trasforma in un ring: i tre atti dello spettacolo – messi in scena in 3 location diverse dello splendido museo – sono i 3 “round” dell’esistenza del campione. È un Patrizio Oliva bambino quello che ci racconta della sua infanzia difficile, delle violenze del padre, della morte del fratello. I sacrifici, le rinunce e poi la fama.
“Non è stato facile arrivare fino a qui”, afferma il campione nell’ultima parte, quando ormai maturo ci racconta delle vittorie ai mondiali e dell’oro a Mosca del 1980. È un racconto emozionante in cui lo sport e la vita si fondono, dove il ring e il palcoscenico diventano i due scenari di un’esistenza vissuta alla ricerca continua di uno spiraglio per “lasciare l’angolo” e schivare i pugni.
Lo scenario è l’incantevole spazio del museo di Pietrarsa, tra i più affascinanti musei ferroviari d’Europa ubicato, tra Napoli e Portici, proprio sul primo tratto di ferrovia costruito nella Penisola.
Il sito rappresenta un unicum in Italia sia per la ricchezza dei materiali conservati, sia per il fascino della sede, sospesa tra il mare e il Vesuvio con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli.
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
Per info e costi sulla rassegna teatrale