Il tempo di un giorno
Suddividere il tempo in secondi, minuti, ore, giorni, ci aiuta a non perderci in esso, perché altrimenti nessun giorno avrebbe una durata pari a un altro. Tant’è che anche la Terra lo sa che nel suo girare intoro al Sole, due giorni soltanto saranno uguali, e i restanti non faranno altro che rincorrersi.
Chi può dire allora quanto dura veramente un giorno? Specie se è il giorno che segue una ferita all’anima
Chi può dire allora quanto dura veramente un giorno? Specie se è il giorno che segue una ferita all’anima. Nessuno può dirlo, nessuno può saperlo. A volte neanche sai che è iniziato, figuriamoci se sai quando finisce.
Può durare una vita intera e rimanere anche dopo la morte. Il giorno dopo fai di tutto per non ricordare che c’è stato un giorno prima. Ti ripeti che forse non è successo niente, che sei viva e non è la fine del mondo.
Il giorno dopo cerchi la normalità dovunque, perché dentro te niente è più normale.
E più ti sfaldi dentro, più ti mostri salda e potente fuori, specie se il tuo corpo non riporta alcun segno.
Il giorno dopo appartiene a tutti, non è tuo; vorresti tanto lo fosse, ma non lo è
Il giorno dopo il mondo si muove e tu con esso, e non ti chiedi neanche come sia possibile che tu riesca a fare tutte quelle cose, perché il ricordo di quello che ti è successo non ti abbandona.
Continui a tenere gli occhi aperti, perché ogni volta che li chiudi vedi tutto. Ed è come se succedesse ancora. E le lacrime spingono per uscire, ma tu le trattieni, tra le scenate, le risate isteriche, la fretta. Non ti fermi mai e mai riposi, e sai bene che questo giorno non finirà neanche quando sarai a letto, né domani o dopodomani.
Il tempo passa e tu sei una persona sempre più sola, con il mondo che ti gira intorno.
Ti muovi su delle gambe che si sono paralizzate da quando non sei stata più padrona del tuo corpo o di quello che è successo.
E ti ripeti che è colpa tua, che non dovevi lasciarti andare, non dovevi provocare: che cosa ti aspetti di trovare adesso? Giustizia? Comprensione? Forse no. Vorresti solo Te, stai cercando Te, ma non ti trovi.
È buio, è notte. E sì, ci sono gli amici, i parenti, i compagni, i figli, i nipoti, ci sono tutti, ma tu rimani sempre una persona sola. Non hai nessuno se non Te stessa. E non ti trovi. Ma nonostante questo, non smetti mai di cercarti.
Ed ecco che, passato un tempo indefinito, ti vedi spuntare all’orizzonte e ti riconosci subito: non sei più così piccola come pensavi
Ed ecco che, passato un tempo indefinito, ti vedi spuntare all’orizzonte e ti riconosci subito: non sei più così piccola come pensavi non sei fragile né sembri indifesa. Sei piena di cicatrici e ti vieni incontro e ti abbracci, fra lacrime e sorrisi.
Ti prendi per mano e ti alzi dal quel giaciglio di dolore che ha allettato la tua anima. Non hai idea di quello che succederà, ma è finalmente giorno e ti sei ritrovata. Per il mondo sono passati anni, per Te è ancora il giorno dopo, ma al contrario di ieri, oggi lo sai.
E finalmente il giorno dopo può finire e tu puoi dormire.
Poggi la testa sul tuo petto e crolli nel tuo stesso abbraccio, sognando il giorno nuovo che, adesso, verrà.
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