Memento fiaba
E vissero tutti felici e contenti. In verità, non proprio tutti. Anzi, forse proprio nessuno. Taluni felici, ma comunque a intermittenza. Taluni contenti, ma solo in occasione di qualche ricorrenza. Ma tutti felici e allo stesso tempo contenti no. E fu così che tutti i taluni decisero di far vibrare forte e chiara la loro protesta e come i tre porcellini (ma in verità loro erano molti di più, in fila per sei con il resto di due) soffiarono con tutto il fiato che avevano nei polmoni per far crollare il castello di illusioni create ad arte dai vari Grimm, Perrault, Andersen e compagnia fiabante. I signori taluni ritenevano di essere stati buggerati assai da costoro e promossero una class action per essere risarciti dei danni morali subiti. Mai più dovrà accadere – pensarono – che altri taluni vengano ingannati rispetto al proprio futuro.
Di marca da bollo in marca da bollo, finalmente giunse il giorno della sentenza. Certi che il giudice avrebbe riconosciuto l’ingiustizia della quale erano rimasti vittime, i ricorrenti già si fregavano le mani al pensiero dei dindi che avrebbero ottenuto come risarcimento. E invece rimasero a tasche vuote perché il togato, che era uomo di panza, e dunque di sostanza, respinse la class action. E come se la sconfitta non fosse stata già abbastanza cocente, condannò i taluni a rileggere le fiabe non una, ma cento volte.
Eppure di travagli per conquistare quel lieto fine ne avevano vissuti
Secondo il magistrato, infatti, la responsabilità dell’accaduto era da imputare unicamente in capo ai taluni che, forti di quel finale tutto rosa e fiori che concludeva le pagine di cui erano protagonisti, si erano bellamente adagiati sugli allori, convinti che nessuna nube avrebbe più offuscato il loro cielo. Eppure di travagli per conquistare quel lieto fine ne avevano vissuti, ma a quanto pare se ne erano completamente dimenticati. Perciò il giudice decise che dovevano far scorrere nuovamente gli occhi, ancora e ancora, sulle pagine delle loro storie, così da ricordare la fatica spesa per arrivare a quel “e vissero tutti felici e contenti” e imparare a non dare mai più nulla per scontato. Ché chi sempre di scontato vive, dentro scontato muore.
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Statua giustizia Sang Hyun Cho da Pixabay
Libro fiabe J. S. Klingemann da Pixabay