Emorroidi
Vigilia di Pasqua. Sto finendo di scrivere un articolo. Ho il culo umidiccio, le emorroidi mi tartassano da circa una settimana. Quattro mesi fa sono atterrato in Sicilia dall’America e me la sono passata a girovagare. Parenti da trovare, posti da visitare. Ma questa è un’altra storia.
Dicevo, ho le emorroidi e piscio sangue. Ci soffro da molto e ormai so che se esagero con alcol, cibo e peperoncini mi ci trovo in questa situazione. È come avere delle bacche di piselli su per il culo che ti tormentano. Ma tanto lo sapete quasi tutti cosa significhi avere le emorroidi.
Devo stringere i denti qualche altro giorno. Fino a lunedì mangerò e berrò esageratamente per via dei festeggiamenti e quindi sono andato in farmacia a farmi dare qualcosa per ovviare momentaneamente al problema.
Prenda queste qui. Due al giorno.
Questo tizio ha l’aria di tutto men che meno del farmacista, ma tanto che sarà mai una capsula di sta roba.
Leggo “DAFLON 500 mg”.
Comunque parlavo all’inizio del fatto che avevo quasi terminato un articolo. Non vedevo l’ora di alzarmi e darmi una rinfrescata.
Squilla il cellulare. Ehi Sal sono le sette muoviti che si cena fuori e dopo andiamo per locali.
Ok – rispondo e riattacco.
Mi doccio ed esco. Spritz e birra come aperitivo. Ceniamo.
Mi riprometto che non farò tardi. L’indomani mi aspetta un mega pranzo dai parenti e quindi devo arrivare quantomeno mezzo lucido e con lo stomaco in condizioni ottimali per ingozzare i quintali di cibo che mi aspettano.
Sal non fare la testa di cazzo al solito.
No no che fai scherzi – mi rispondo da solo.
Sembrava che andasse tutto per il verso giusto quando sono arrivate in questo locale due ragazzette. Con una ci avevo già fatto sesso. Era bella cicciotta. Sapete quella voglia che a volte prende noi uomini di perlustrare la sessualità in maniera distorta? Ecco a me da ubriaco mi vanno le cicciotte. Ogni tanto. E poi è una brava ragazza e scopa che è una bellezza.
Entrano e si siedono nel tavolo di fronte dove sto io. I miei amici fanno baldoria. C’è un gruppo che suona e alcuni di loro ballano e altri stanno fuori a fare non so che cosa.
Sono ubriache e iniziano col fare battute e discussioni ambigue. Io do loro corda perché mi piace la situazione.
Ordino per me e per loro cicchetti di vodka. Menta, melone, liscia, fragola. Se ne vanno così un paio d’ore. Mi alzo e le lascio per un po’ perché ho intravisto una mia amica con cui ci sentiamo assiduamente. Vorrebbe qualcosa di più serio e io sto valutando se sia il caso o meno di regalare il mio cuore e il mio cazzo solo a lei. Parliamo, parliamo e intanto si fanno le due di notte. Potrei finire la serata in maniera tranquilla andando con lei e dormire a casa mia, ma prima che parta la mia proposta da dietro arrivano quelle due ragazze che come il diavolo tentatore mettono sul piatto la loro offerta.
L’amica della mia amica, carina, bassina, manovrabile in ogni modo, in preda ai fumi dell’alcol mi fa Sal allora si va a scopare o no? e si mette a sghignazzare assieme all’altra.
Donne! Pff! Cacciatrici che marcano il loro territorio. Basta questa frase per mettere fuori gioco quella povera donna inerme che era con me. Prima che potessi dire che stava scherzando (non scherzava affatto, ma dovevo pur inventarmi qualcosa) la vedo dileguarsi.
A questo punto ho due opportunità: scegliere col cervello o scegliere col cazzo. Seguirla cercando di farla calmare o lasciarla andare e portarmi queste due e darle un meritato premio.
La scelta ricade sulla scelta di cazzo. Ovvio.
Usciamo, le carico letteralmente in macchina e vado in un posto appartato in cui mi imbosco quando non riesco ad arrivare a casa in poco tempo. Tanto non è così lontano.
Spengo l’auto e salto nei sedili dietro. Prendo la piccoletta e la spoglio. L’altra sta già succhiando e si è spogliata in un baleno. Cerchiamo di districarci in quel poco spazio che abbiamo. Sembriamo dei mattoncini Lego. Alza la gamba! Infilo l’uccello, quell’altra si fa leccare la fica.
Questi continui spostamenti e sobbalzi fanno disturbare la piccola che passa dal mio cazzo in mano all’aprire lo sportello e saltare giù. La vediamo vomitare mentre con l’altra ci facciamo due risate e io continuo a stantuffare senza fermarmi.
Peccato, l’avrei voluta qui un altro pochino. Non so se si sia ripresa, ma non mi importa. Che se la cavi da sola. Mi avevi chiesto di essere scopata, non di essere portata a vomitare.
Non sono un egoista perché anche la sua amica piuttosto che scendere e aiutarla mi dice di continuare e anzi, di aumentare.
Comunque finisce che siamo talmente ubriachi che ci addormentiamo[/pullquote].Comunque finisce che siamo talmente ubriachi che ci addormentiamo. Io sulle sue enormi tettone, lei immobile per com’era e l’ubriaca sul sedile davanti con la testa fuori dal finestrino. Mi sveglio alle prime luci dell’alba e mi accorgo che proprio accanto a dove ho parcheggiato, una signora anziana ha il suo orticello e sta armeggiando lì come se niente fosse. Che gentile a non svegliarci.
Verso le sei e mezzo decido che è ora di andare e metto in moto, faccio manovra e parto. Sono ancora ubriaco, forse più ubriaco di prima. Sto male e non vedo mica bene la stradina. Non so come l’ho percorsa stanotte senza distruggere l’auto. Arrivo davanti al locale in cui ero stato. L’unica macchina presente è la loro microcar. Le carico al volo lì sopra senza svegliarle e le lascio al loro destino.
Parcheggio sotto casa e salgo le scale. C’è un’aria abbastanza fresca ma è una bella giornata di sole. Apro il frigo e scolo una birra per alleviare i postumi.
Vado al cesso a pisciare e metto la mano dietro per controllare come stanno le emorroidi oggi.
Magia! Non ci sono più!
Ode alle DAFLON 500 mg!!