Che tempo che fa
Fin dalla giovane età qualcosa di speciale tormentava Alfred Dolfuss. Non era mai sicuro di essere nel posto giusto al momento giusto. Per lui una combinazione del genere, invero, non si era mai verificata. Mancò così, fino all’età matura, qualsiasi occasione per passare alla storia o almeno lasciare un segnale del suo passaggio sulla terra.
Qualche piccolo cenno di cambiamento lo registreremo durante il fine settimana, allorquando un’insidiosa area depressionaria lambirà il Nordovest per poi scivolare verso sudovest.
Le stagioni sembravano incessantemente essere in distonia con il suo spirito sprovveduto che, adagiato sulla normalità, spesso friggeva di malumore.
Un piccolo vortice, o goccia fredda che dir si voglia, che causerà una parziale contrazione dell’imponente Anticiclone attualmente presente.
Fu per destino o malasorte che da liceale fraintese la data esatta del giorno della gara di atletica di velocità, lui, che era il più bravo negli allenamenti della scuola, si presentò in ritardo di ventiquattr’ore vestito di tutto punto con calzoncini bianchi, maglietta bianca e scarpette da tennis, il giorno della versione di latino, perdendo così l’occasione di raccogliere la sua prima medaglia.
La struttura anticiclonica non verrà intaccata alla base, tant’è che nel corso della prossima settimana dovrebbe riuscire a garantire altre giornate di sole.
Alfred Dolfuss era buono, pacifico e tollerante, distratto e visionario, timido e sempre innamorato. Fu per questo motivo che dopo molte settimane di tormenti decise di dichiarare il proprio amore a Rosamaria. Ma quel martedì scoprì che appena il pomeriggio prima lei era già andata a letto con Mimmo, il suo compagno di banco. “Mi dispiace, arrivi tardi…lo avessi detto prima…” disse lei.
Le anomalie termiche paiono destinate a proseguire, seppur meno violente rispetto a quanto accaduto negli ultimi giorni. Per un cambiamento in piena regola occorrerà attendere la seconda settimana di marzo.
Arrivava tardi, sempre tardi.
Arrivava tardi, sempre tardi. Il giorno della Rivoluzione tutti erano scesi in piazza con le bandiere e ridevano, ballavano, cantavano, c’erano tutti, persino il rettore dell’Università. Alfred Dolfuss non c’era, era accaduto che il giorno prima si fosse rotto il malleolo scendendo le scale e così impalato in poltrona passava i giorni davanti alla televisione guardando serie fantasy. Lui, per tutto il tempo della festa, della gioia, dell’amore libero, rimase a casa.
Per quanto riguarda freddo e neve vedremo, l’ipotesi colpo di coda dell’Inverno non è ancora tramontata.
Percependo di essere sempre in ritardo con le cose del mondo, un giorno decise di mettere per iscritto il suo sapere e quindi di pubblicare un libro. Un interessante studio sul tempo e la psiche, sulla semiotica in uso alla popolazione scitica-siberiana, un’importante e imponente ricerca che inviò per errore ad un Editore di Bucarest. Ne furono stampate diecimila copie in lingua rumena, che rimasero tutte invendute, eccetto due.
In tal modo non farà altro che alimentare l’anticiclone con ulteriori apporti d’aria caldo umida di matrice subtropicale…
Alfred Dolfuss decise di investire in Borsa i suoi risparmi. Solo il giorno dopo scoprì che le sua azioni erano diventate carta straccia essendo fallita il giorno prima la multinazionale energetica: alla mezzanotte dello stesso giorno i titoli vennero sospesi e perse tutto.
Le temperature si manterranno al di sopra delle medie stagionali.
Il viaggio di nozze fu un disastro
Il viaggio di nozze fu un disastro: pioggia, tanta pioggia quella peggiore mai vista, che anticipò di un mese il suo arrivo nella regione del sud-est asiatico. Lui e la sua giovane moglie trascorsero in Thailandia venticinque giorni di vacanza in una palafitta ai margini della foresta sul fiume Kwai in compagnia di topi e zanzare.
Alfred Dolfuss ebbe due figli maschi, ma per ragioni di lavoro non riuscì, in entrambi gli eventi, ad essere presente in ospedale durante il parto. La sua assenza fu notata negli anni successivi dalla famiglia anche nelle successive feste di compleanno o di anniversario. Alfred era in ritardo, sempre. Forse fu anche per questo che la sua famiglia decise di andare ad abitare in un’altra casa, era sufficiente per la moglie e i figli sapere che Alfred Dolfuss ogni mese versasse loro il suo stipendio.
Alfred era in ritardo, sempre
Varie le ipotesi in campo, è vero, ma tutte sembrano condurre verso una forte contrazione termica, le temperature dovrebbero ripresentarsi su valori più consoni al periodo.
La sua tolleranza fu messa davvero alla prova però il giorno che lasciò il lavoro. Il suo ultimo giorno i colleghi gli regalarono una busta sigillata con dentro una foto ricordo, lui ricambiò offrendo loro un pranzo in uno dei posti più costosi della città. Solo a casa, aprendo la busta regalo, guardò con più attenzione la foto: lui (forse lui?) stava in piedi al centro dello studio aziendale, ma girato di spalle, ma tanto di spalle, tanto girato di spalle, tanto invisibile che quasi risaltava assente.
Molto dipenderà dalla tenuta anticiclonica, ragion per cui dovremo seguire tale evoluzione con molta attenzione.
Negli ultimi anni, solo e affaticato, decise di dedicarsi alle Previsioni del tempo. Lo studio delle previsioni, pensava Alfred Dolfuss, gli avrebbe assicurato o almeno favorito, in qualche modo, di anticipare gli eventi e di arrivare in tempo agli appuntamenti con la storia.
– ATTENZIONE – ATTENZIONE: rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità.
FOTO: ArtHouse Studio da Pexel
Philip Justin Mamelic da Pexel