Pometrò, parole per il teatro: Giulia Basile
Pometrò è uno spazio aperto, un luogo libero per gli autori, gli scrittori e i poeti di “Poesie Metropolitane”. Una rubrica dedicata “Alle parole per il teatro”: opere inedite: una poesia, un componimento in prosa, un racconto oppure una sceneggiatura che possa essere pensata per il teatro.
Armati di bellezza e poesia, ci auguriamo che questa rubrica possa essere un momento di fuga e di riflessione e di distacco dal cumulo informativo dal quale siamo bersagliati ogni giorno e al quale siamo soggetti.
Oggi vi presentiamo Giulia Basile.
Nata a Noci, in provincia di Bari, dove vive, Giulia Basile si è laureata prima in Lettere e poi in Pedagogia e ha dedicato appassionatamente le sue energie all’insegnamento nelle Scuole Superiori. Scrive versi sin dai banchi del liceo e coltiva ancora questa sua passione insieme a quella per il volontariato sociale e culturale, divenendo punto di riferimento per molti eventi in Puglia e fuori, dovunque il suo cuore l’ha portata a tessere relazioni. Ha fondato e condotto da circa 30 anni l’Associazione Culturale Darf (Donne Associate nel Rinnovamento Femminile) da lei fondata nel 1988 e la Sezione Comunale Avis di Noci, Martina Franca e Mottola.
È inoltre membro attivo di numerosi altri gruppi di volontariato sociale e culturale. E’ stata per 3 anni capo‒redattrice della Rivista mensile “Puglia Salute” Tholos Ed. in Alberobello (BA).
Ha avuto anche una breve esperienza politica come sindaca del suo paese. Chiusa la parentesi della sua lotta contro il cancro, l’ha descritta in un libro “L’Hospite, i miei primi 50 giorni col cancro” per dare coraggio e passione alla vita di tutti.
Numerose le sue pubblicazioni in poesia e prosa, con libri presentati anche al Festival del Libro di Polignano. A marzo uscirà il suo primo romanzo La seconda ‒Les Flaneurs Ed.
Racconti e poesie in lingua e in vernacolo (alcuni premiati a livello nazionale) fanno parte di numerose antologie collettanee, mentre poesie, articoli e recensioni sono pubblicati su vari giornali e nel web.
Ecco la sua poesia per Pometrò e Fus
Un cuore dentro
Cuore morbido
cuore duro
cuore assente
cuore dentro
cuore girovago
cuore naufrago
dovunque ti trovi
tu mi divori.
Lasciami vivere in silenzio
o lasciami urlare la mia rabbia.
Difendimi
dalle untuose malinconie
e dall’odio distruttore.
Restituiscimi ‒ ti prego ‒ la mia porzione d’amore.