Un ciuffo ribelle
Un ciuffo ribelle, una playlist infinita, metti sulle spalle il solito giacchetto e via a passo lungo a sceglier le mille strade che questa benedetta vita ti sbatte in faccia.
Una faccia che fa finta di essere inespressiva e che più volte viene cazziata perché dice più di quel che dovrebbe senza rendersene conto.
Una faccia che non mi sembra vero possa esser qui davanti ai nostri occhi.
Croce e delizia, lo dico da sempre, soprattutto perché nessuno mi ha fornito un libretto delle istruzioni; un po’ come quando inizi a fare giardinaggio “fai da te” e ti ritrovi a fronteggiare un giovane arbusto, sprezzante e acerbo.
Da dove iniziare?
Eccolo lì: sotto il sole, sotto la pioggia, piegato dal vento, appesantito da un nevischio che sembra mettere a tacere ogni tipo di emozione col suo gelido tocco.
Ma lui è forte, tenace, osservatore della vita che lo circonda, pieno di dubbi e domande; con la vitale e radiosa sfrontatezza di chi non sa che le sue conoscenze sono solo una minima parte di tutto quello che c’è ancora da vedere.
Cura del terreno, potatura di rami secchi, estirpare l’erbaccia tutto intorno, per poi ritrovarmi quelle doloranti schegge tra le dita.
Dita ferite da un lavoro che non finirà mai.
Dita consolate da una dedizione che diventa amore per quella vita che proseguirà sempre, e che si spera farà tesoro di tutto quel tempo dedicato.
Sorrido e mi ritrovo a guardare oltre i riflessi del vetro della finestra.
Vedo tra quelle tracce di polvere lasciate dalla pioggia, cosa è diventato quel piccolo arbusto che vedo crescere, mutare e lottare. Un ciuffo ribelle fatto di foglie che lottano contro il vento.
soprattutto perché nessuno mi ha fornito un libretto delle istruzioni
Penso a quanto dura sia la vita per me, figuriamoci quanto possa esserlo per lui.
Sono trascorsi esattamente diciotto anni.
Un tempo caratterizzato da una irruenza che solo un germoglio può sbatterti in faccia.
E il mio sguardo contiene tutto quello che penso possa venir custodito nell’unica parola che mi viene in mente adesso: orgoglio.
Buon compleanno, figlio mio.