Due chiacchiere con la paura
Sono andata a fare due chiacchiere con la paura. L’ho trovata seduta su una poltrona nella trappola, anzi meglio dire casa che io stessa le ho costruito. Era bella comoda e leggeva un libro, spavalda, fiera e nutrita dei miei timori.
Eccola. Mi somiglia e ci somiglia così tanto, ascolta ogni minimo dubbio e lo ingigantisce e silenziosa ci osserva mentre molto spesso rimaniamo fermi, senza agire, permettendole di stare comoda e seduta sulla poltrona. La paura mi saluta e io le faccio un cenno, voglio chiederle come mai sorride sempre mentre io mantengo le labbra serrate. Mi dice di provare a sorridere per vedere che cosa succede. La ascolto ci riprovo: ora è lei che assottiglia le labbra e io rilasso il viso, non pensavo fosse così semplice.
“E infatti non è così semplice!” provoca sprezzante aggiungendo poco dopo “è un lungo allenamento e ci si allena con la vita!”
Mi incuriosisco e mi fermo a pensare a tutte le volte che ho avuto paura nella mia vita, e a quelle volte in cui ne ho ancora.
Ricordo che all’asilo avevo paura dei bambini più grandi di me e temevo di fare una brutta figura durante la recita di Natale, quella in cui tutti gli zii e i nonni assistono salutandoti dal pubblico.
Ho avuto paura quando dovevo iniziare il mio percorso alle scuole elementari vestita con un grembiule blu e un fiocco rosa in mezzo a tanti bambini che non conoscevo.
Anche l’amore, il primo, mi ha fatto paura. Mi ha spaventato non sentirmi “abbastanza” questa sensazione spesso ci fa pensare di non meritare l’amore, o semplicemente la felicità. E quella paura sovente rimane.
Mi fa paura il pensiero di poter perdere qualcuno a me caro, perché come farei senza la sua presenza?
Mi hanno fatto paura e ho ancora timore delle scelte, dei bivi della vita, dei fallimenti, delle incertezze, dei giorni che alcune volte non riesco a vivere appieno.
Ho di nuovo le labbra serrate mentre di fronte a me la paura sorride.
“Te l’ho detto che ci si allena con la vita!”
“E con questo che cosa vorresti dire?”
“Non sono qui per dare risposte.”
Mi sforzo di sorridere e mentre lo faccio ripenso a tutte le cose che sono successe nonostante la paura.
Le foto delle recite di Natale sono un bellissimo ricordo di infanzia che ancora conservo;
alle scuole elementari ho conosciuto persone che ancora oggi fanno parte della mia vita.
Posso ancora vivere dei momenti insieme alle persone a me care, nonostante mi spaventi il pensiero di poterle perdere.
Mi sono anche innamorata, nonostante la paura. E ho scelto, sbagliato, vissuto conoscendo persone nuove, vivendo esperienze e sorridendo nonostante la paura, e credo lo farò ancora cercando di vivere appieno quei giorni che spesso rimpiango.
Se ognuno di noi pensasse a tutto quello che ha vissuto e compiuto, penserebbe anche alla paura e se pensasse a ciò che potrebbe accadere, a quello che potrebbe compiere, penserebbe anche alla paura.
Non sappiamo cosa la vita ci riserverà e questo spaventa, ma quello che conta è quello che noi decideremo di riservarci, nonostante i nostri timori.
Adesso la paura sorride e sorrido anche io mentre le dico “hai ragione, ci si allena con la vita.”
Crediti immagini:
Foto poltrone Mitchell Luo sito Unsplash
Foto ragazza Mohamed Nohassi sito Unsplash