Il genio di Morricone – Omaggio dell’Orchestra Scarlatti
Ritrovarsi nel “Cortile delle Statue” dell’Università degli studi di Napoli Federico II è di per sé emozionante, se poi come colonna sonora c’è l’Orchestra Scarlatti a commemorare il maestro Ennio Morricone, allora diventa un’esperienza unica, un viaggio nel tempo tra immagini mentali e splendide e delicate armonie.
Il maestro trombettista Nello Salza ha incontrato Morricone molti anni fa e ci ha trasmesso con i suoi racconti, aneddoti e musica, il genio ironico del maestro, a tal punto da dare all’intera platea la sensazione che il Maestro fosse proprio lì, spettatore e partecipante. L’orchestra Scarlatti accompagnata dai fenomenali Vincenzo Romano alle tastiere, David Medina al basso e Franco Romano alla batteria, ha modulato note sopraffine, facendoci camminare nelle ambientazioni western di Sergio Leone e trasportandoci poi tra i clan siciliani, grazie ai suoni in apparenza caotici, tipici delle sonorità contemporanee degli anni 60. La loro bravura esalta ancora di più gli spettatori nella seconda metà dell’esecuzione quando vengono deliziati con le colonne sonore di “Nuovo Cinema Paradiso”, capolavoro autobiografico del regista Giuseppe Tornatore. L’estrema dolcezza del piano solista comunica il piacere della scoperta di sé stessi che deriva dalla comprensione. L’ingresso degli archi sostiene queste vibrazioni interiori che la tromba ovattata stabilizza e conferma. Chiudendo gli occhi, non può non fare capolino sulle labbra un tenero sorriso, mentre si visualizza la cabina di proiezione del cinema in cui il protagonista si innamora di questa fantastica e moderna arte. Il viaggio continua attraverso improvvise contaminazioni rock, grazie ad una fantastica batteria e ad un organo Hammond trasgressivo, che Morricone interseca con la potente parte classica nella colonna sonora del film “La Califfa” e facendolo con una tale perfezione da generare nell’ascoltatore forza interiore e felicità.
Nel 1998 il genio di Morricone incontra nuovamente Tornatore nel film “La leggenda del pianista sull’oceano“, opera d’arte indiscussa in cui la musica non fa da cornice, ma diventa la vera protagonista. Violini e violoncelli basculanti come le onde del mare, che oscillano tra crescendo felici e diminuendo introspettivi, tastiere eleganti e mistiche che riportano ad infiniti viaggi in mare agli inizi del ‘900.
La forza del maestro si rivela ancora con l’ultima esecuzione orchestrale: un’altra collaborazione con Sergio Leone in “C’era una volta l’America“. Quale intensità ha in sé il flauto di pan che, seppur pacato, dona un contrasto tra estasi e tristezza. Il direttore artistico di questo fantastico evento è Gaetano Russo, maestro clarinettista di fama internazionale, che con la sua energia calma e rassicurante, consente agli alunni del Conservatorio di Napoli San Pietro a Maiella di partecipare a tutte le prove, generando in noi la certezza che lo scorrere imperterrito del tempo non impedirà ai futuri musicisti di donarci la moltitudine di trepidazioni che solo le composizioni di Morricone possono scatenare nell’ascoltatore.
Abbiamo ascoltato l’Orchestra Scarlatti Junior presso “Il cortile delle stature” dell’Università Federico II
Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Marco Calafiore