Dive
Nella storia della musica le voci femminili hanno dovuto percorrere un tortuoso cammino prima di
affermarsi definitivamente.
Dall’esclusione a favore di castrati ai ruoli da protagoniste le dive hanno dovuto attendere almeno
due secoli. Soltanto tra l’ottocento e il novecento il melodramma venne in aiuto del registro vocale delle
donne grazie alle cosiddette eroine: prime donne belle, forti, innamorate, tragiche creature pronte
al sacrificio. Così cominciano a brillare nel firmamento del teatro d’opera ruoli come Carmen o la furba Rosina
accanto alla sfortunata Violetta e ancora la timida e ingenua Cio Cio San alla quale si contrappone
la passione di Tosca o la determinazione della principessa di ghiaccio. Tutti personaggi che hanno determinato la fortuna di soprani, mezzosoprani o contralti trasformandole nel cuore dei fan in autentiche dive. Da Giuditta Pasta, per la quale Gaetano Donizetti nel 1830 compose l’opera Anna Bolena, alla diva del 2000 Anna Netrebko la storia del teatro d’opera ha diviso i melomani tra le interpreti e ha nel contempo creato miti. Quando si pensa alla Norma di Vincenzo Bellini l’immaginario collettivo non può non identificarla con la voce di Maria Callas.
La Divina per antonomasia è stata probabilmente la più grande cantante lirica di tutti i tempi e una grandissima interprete, creando un vero a proprio mito attorno alla propria figura dividendo il favore del pubblico con voce d’angelo così come lo stesso Arturo Toscanini definì Renata Tebaldi.
Tra le dive dei primi del ‘900 non possiamo dimenticare Magda Olivero raffinata interprete pucciniana con marcati tratti attoriali tanto che dopo la pausa di un decennio dai palcoscenici nel febbraio del 1951, lo stesso compositore di Francesco Cilea la ricondusse sui palcoscenici perché accettasse di interpretare la sua Adriana Lecouvreur, ruolo per il quale la riteneva insostituibile.
Dive ma soprattutto e innanzi tutto grandi cantanti.
Diva e divina e regina incontrastata dagli anni sessanta è Rajna Kabaivanska che ha saputo
coniugare perfettamente il ruolo della prima donna con charme ed eleganza fino a collaborare
soltanto un anno fa e alla veneranda età di oltre ottanta anni al documentario dedicato allo stilista
Roberto Capucci dichiarando sorridendo :”l’ottanta per cento del mio successo è Roberto
Capucci”.
Dive si nasce oltre le capacità vocali solo perché al loro ingresso sul palcoscenico una luce le
avvolge catturando magneticamente l’attenzione del pubblico.
Voci meravigliose quasi divine e celestiali come quelle di Mirella Freni o Montserrat Caballé o corpose e dal timbro tagliente come quella di Ghena Dimitrova tanto da essere definita dal critico musicale Rodolfo Celletti “uno dei più ragguardevoli soprani del nostro tempo”, hanno infiammato i pubblici di tutto il modo. Dive che si sono imposte all’attenzione internazionale per le loro qualità vocali e per la loro personalità. Dive del mondo della lirica; dive per i melomani ad eccezione di Maria Callas la cui fama ha valicato i confini del teatro lirico per entrare nel mondo del gossip per la sua vita privata. Dive malgrado tutto con un portamento regale sul palcoscenico e fuori. Dive fiorite naturalmente, immortali e non certo costruite ad hoc da professionisti dell’immagine.
Dive per sempre nei cuori degli appassionati.
Divine non star.