Voragine
Oggi sono andato a fare una lunga passeggiata. Ho respirato, osservato, ascoltato, mi sono fermato.
Ho abbassato lo sguardo e ho visto una voragine, piccola ma profonda. E gli occhi si sono fermati. Si sono fermati su quella voragine dai bordi scalfiti, dal colore cupo. Ne ho sentito l’odore, avrei voluto assaggiarla e capire di cosa sapeva, o di chi. È una voragine piccola, piccola ma profonda.
Ho ripreso il cammino, la voragine è rimasta come voce di un eco, come suono che rimbomba e ridonda e ritorna.
[…]
Le voragini interiori, in effetti, sono delle grandi porche.