L’Ancella, Lisa Caputo
Poi, ad un tratto, arrivava l’estate e io me ne accorgevo dalle cicale. Prima del loro canto, per me la stagione era ancora incerta, ma quando arrivavano le loro voci, ripetitive e stancanti, sapevo che era l’estate. Era solo a quel punto che, nel mio cuore, iniziava la vera libertà. Era come se tutto iniziasse a maturare – le giornate, i frutti – sempre più rapidamente, e io dovevo correre per non restare indietro, per non perdermi neppure un attimo di quel vortice inebriante. L’estate è una stagione veloce.
L’ancella, Lisa Caputo