Camere separate, Pier Vittorio Tondelli
E questo senso di colpa, per essere nato, per aver occupato un posto che non voleva, per l’infelicità di sua madre, per la rozzezza del suo paese, si è dislocata in un mondo separato, quello della letteratura, permettendogli di sopravvivere, anche di gioire, ma sempre con la consapevolezza che mai la pienezza della vita, come comunemente la intendono gli altri, sarebbe stata sua. Il senso di una sottrazione primaria, probabilmente è questo che l’ha spinto al punto in cui è ora.
Camere separate – Pier Vittorio Tondelli