La memoria del cuore
Ci sono giorni in cui Futura sente il suo cuore più pesante. Non sempre trova degli antidoti ma sa di per certo che il mare, il suo mare, le restituisce un poco di leggerezza; e pazienza se mista alla malinconia.
Masua è uno dei suoi luoghi preferiti al mondo
“Che ci fai tu qui?”
“Avevo voglia di Pan di Zucchero e tramonti rosa! Ciao zia!”
annuncia Futura a zia Anna che vive a Nebida da sempre, in una piccola casetta color pesca con le persiane blu.
“Ciao Fufi!“ è così che zia Anna chiama Futura, “allora ti aspetto per cena? Ho preparato i mallorreddus!”
Colpita e affondata. E chi resiste agli gnocchetti tipici sardi?
“Che domande….. Certo! Corro altrimenti il sole non mi aspetta! A dopo!”
“Buon tramonto!”
L’ora più bella per godersi il mare.
Spiaggia di Masua. La sabbia è finalmente fresca e coccola i piedi nudi di Futura, seduta su un asciugamano blu e giallo comprato durante un viaggio in Austria. Cerca tra la borsa di paglia lo smartphone ma immediatamente ci ripensa, le bastano i suoi occhi per ammirare tutta quella bellezza, per oggi niente fotografie. Il Pan di Zucchero erge dal mare in tutta la sua maestosità, si mescola insieme al sole che cala e al cielo rosa con un equilibrio più che perfetto. Il cuore si riempie di sensazioni che Futura non sa descrivere ma che le solleticano lo stomaco in una strana morsa.
Le onde non si stancano di tornare infinitamente a riva e il bagnasciuga è completamente vuoto. Il mare è calmo, e calma a suo modo anche il cuore turbato di Futura.
Poco più tardi, a casa di zia Anna, la cena è quasi pronta. Una bottiglia di Cannonau domina la tavola apparecchiata e i malloreddus cuociono indisturbati.
“Allora com’è andato questo tramonto?”
“Meraviglioso. Sai zia, non so quante volte ho visto Masua, i suoi tramonti e Pan di zucchero eppure la sensazione che provo è sempre la stessa. Mi emoziono come se fosse la prima volta!”
“Certo bambina, quella è la memoria del cuore.”
“La memoria del cuore?”
“Sì, la memoria che ci fa vivere le emozioni e ci permette di emozionarci sempre. E’ la memoria legata a quello che ci sta a cuore, a quello che sta dentro la nostra pancia che si agita, a quello che ci fa sentire vivi.”
Futura si stranisce.
“Ah. Forse preferisco la memoria del cervello zia.”
“Ma se hai appena detto quanto sia bello che lo spettacolo di Pan di zucchero ti colpisca al cuore come se fosse la prima volta?”
“Hai ragione, allora mettiamola così: preferirei che la memoria del cuore funzionasse solo per alcune cose. Per le altre meglio il cervello, se il cuore è uno sprovveduto il cervello deve essere diligente. Certe emozioni bisognerebbe come dire, resettarle, saperle gestire, saper riconoscere quelle che vale la pena ascoltare e vivere.”
“Calma Fufi, calma. Come sei categorica stasera!”
“Un po’. Ma non ce l’ho con te, e nemmeno con il Pan di zucchero. Forse ora sono arrabbiata con la memoria del cuore.” sentenzia Futura mentre i suoi occhi grigi si fanno lucidi.
Anna le si avvicina e con la sua mano saggia scaccia via una piccola lacrima dalla guancia.
“Sai a cos’altro serve la memoria del cuore?”
“A cosa zia?”
“A ricordarti di vivere sempre di cuore e con il cuore. Non è un errore, mai.”