Senza controllo
I gesti lenti e ordinari, quelli meccanici e ripetitivi, mi fanno pensare. Come immergere il cucchiaino con lo zucchero di canna nella tazzina piena di caffè, spazzolare i capelli, scuotere le federe dei cuscini appena lavate prima di stenderle al sole. Persino guardare il lento gonfiarsi e sgonfiarsi delle lenzuola che danzano al vento ha un effetto ipnotico in questi giorni. Guardavo il cotone leggero seguire la direzione del vento e pensavo a quanto deve essere bello arrendersi dolcemente accettando di non avere il controllo.
Io, tu, il nostro vicino, lo sconosciuto della porta accanto, nessuno di noi ha il controllo e questi giorni ce lo insegnano con la semplicità disarmante che hanno le cose ovvie che non hanno bisogno di rivelarsi. Le lenzuola sanno che per cambiare, per asciugarsi, hanno bisogno del vento. Non lo combattono, non cercano di prendersi solo il sole. Non oppongono resistenza.
Il seme non oppone resistenza quando viene piantato. Non si ribella mentre il terreno fa il suo lavoro. Non si muove mentre il buio diventa l’unica realtà che conosce durante un’intera stagione. Il seme sa che la pioggia, il sole, il vento, lo sporco servono a farlo sbocciare. Il seme sa che la forza della vita è molto più forte di un terriccio ma, allo stesso tempo, è grazie ad esso che può continuare a esistere.
Sono giorni cadenzati, a volte di più, a volte meno. Ma non ha forse bisogno di pause e cadenze ogni spartito? Le mie cadenze si fanno riconoscere nei gesti più piccoli e inutili che compio in un giorno. Come aprire la finestra per cacciare il tepore della notte, aggiungere il caffè al latte, restare un minuto in più al sole in quello spicchio di balcone che non sapevo potesse essere così propizio.
Imparo, forse per la prima volta, ad esistere sotto al sole come un fiore che non teme ciò che il cielo gli offrirà. Come il latte che si lascia mescolare al caffè, le lenzuola che sanno come farsi asciugare, il tepore della notte che sa come lasciare la casa per poi ritornarci quando è sera di nuovo.
Ogni cosa che segue il ritmo naturale delle cose sa arrendersi, sa imparare dalla meravigliosa cadenza delle cose che si ripetono con la semplicità dei giusti.
Senza controllo.