Furto 33 – Lavaggio a colori
Oggi il tempo è cattivo, ma io devo fare una lavatrice.
Mi ci siedo davanti, guardo l’oblò, il cestello inizia a girare.
C’è un momento, poco dopo il giro orario e poco prima di quello antiorario, in cui la lavatrice emette un suono che mi stupisce, e che richiama un ricordo che non ricordo.
È un rumore biascicato, non è sordo e neanche immobile come quello di un oggetto che cade, di una cosa che si rompe. Assomiglia più all’eco dello strimpellamento della chitarra, ma meno acuto, meno sonoro, è il rumore del cambioverso, del cambiopuntodivista, del aspettaedammiunattimo.
Il rumore dei miei passaggi.
Oggi il tempo è cattivo, sono seduto davanti all’oblò della lavatrice e le cose vanno in senso antiorario. E più va indietro l’ora, più i pensieri fanno a calci, e di calci francamente ne ho presi già abbastanza.
Lavatrice
Vestiti
Bagnati
Pioggia
Ombrello
Bastone
Vecchiaia
Saggezza
Proverbi
Sicilia
Sole
Mare
Pesce
Rosso
Cuore
Amore
Coppia
Calze
Piedi
Dita
Mani
Lavoro
Fatica
Zappare
Libera
Mafia
Silenzio
Innocenti
Processo
Giudice
Pace
Arcobaleno
Colori
Oggi il tempo è cattivo.
Il rumore dei miei ricordi è biascicato, è partita la centrifuga.
E il problema sta proprio fra l’inizio, la lavatrice, e la fine, i colori.
Penso troppo e mi distraggo e alla fine i bianchi mi escono colorati.
Cos’altro è se non questo la vita?
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