Il debutto – Cronaca di un disastro (Parte Prima)
Alla domanda su come fosse andato il debutto, decisi di dare la stessa risposta a tutti: “Un disastro!”.
È la verità, inutile mentire!
Riabbracciare quella sensazione di disfatta a posteriori fa davvero uno strano effetto; e pensare che nessuno di noi si aspettava di provare un tale senso di sconfitta. Infatti, l’arrivo in teatro nel tardo pomeriggio non fu tanto diverso dalle volte in cui ci andavamo come spettatori. Un passaggio in camerino a lasciare abiti e zaini e poi subito in sala a controllare che tutto fosse in ordine.
Decisi di godermi anche il più piccolo dettaglio che da quel momento in poi avrebbe caratterizzato questo percorso; mi sedetti sul divanetto damascato e iniziai ad osservare tutto quello che mi circondava: due compagni si stavano occupando di sistemare il tavolino armeggiando tra bicchieri e cestello, le sedute vuote ma illuminate nella platea che di lì a poco avrebbe ospitato il pubblico, delle voci dietro le quinte che si sovrapponevano ripetendo la parte, la cornetta penzolante del telefono e i fari sparati addosso alla scena. Tutto quello sarebbe stato il mio mondo, anzi il nostro, per otto serate, otto serate in cui i padroni di casa sarebbero stati i nostri corpi e i nostri personaggi.
Immerso nei pensieri e negli esercizi scioglilingua, non mi accorgo nemmeno che il sipario si stava chiudendo; bisognava iniziare a prepararsi. Tutto quello che avevo raccolto prima lo trattenevo fortissimo: mentre allacciavo le scarpe, mentre indossavo la giacca e davo una pettinata ai capelli smettevo le vesti di Riccardo e iniziavo a diventare personaggio, a servizio degli attori, a servizio del pubblico, donandomi al teatro. “Sta succedendo veramente” pensavo, mentre scorrevo gli sguardi di tutti i miei compagni, tra pacche sulla spalla, lunghi sorrisi rassicuranti, abbracci, momenti di concentrazione personale; non aspettavo altro che calcare di nuovo quel palco.
Un animo trepidante da tenere a bada insomma, ma il sipario si stava aprendo….e fu l’inizio della catastrofe!