Floating therapy. Ferma il tempo e scendi
Raccontare una esperienza è di per sé un ossimoro. Perché è sempre l’esperienza di un singolo, e per definizione è personale. Se è positiva si può provare, però, almeno a condividerla. Bisognerebbe infatti parlare di più di cose che fanno bene; dei momenti, rari, che ci dedichiamo.
Siamo nel cuore di Chiaia, a Napoli, in un centro votato alla bellezza e al benessere, a provare la floating therapy, importata in Italia dieci anni fa da Michele Castello. Prima di entrare, una sola richiesta: essere pronti a liberarsi, per un’ora, di cellulare, tablet, orologi e ogni velleità moderna. Serve solo un costume, e la voglia di lasciarsi andare per un po’.
Il tempo, lì dentro, rimane sospeso e a galla, insieme al corpo ristorato, riemergono delicatamente tutti i grazie non detti, le tenerezze sopite
Per 60 minuti il mondo personale delle preoccupazioni, dei pensieri fin troppo codificati, degli impegni improcrastinabili si ferma, insieme al tempo. Ti ritrovi al buio, in una vasca ovale piena d’acqua a temperatura corporea, costante, supersatura di sali di magnesio. E sei catapultato nel Mar Morto, così sperimentando un dolce galleggiamento che ricorda da vicino il grembo materno. Per qualche minuto, qualche suono delicato e luci tenui ci accompagnano verso la riappropriazione consapevole delle cose essenziali. Poi è solo un dolce silenzio, ed è tempo di ascoltare solo se stessi.
Con quali effetti? Collaterali, nessuno. Per il resto via ansia e stress, l’insonnia si lenisce, i dolori articolari si affievoliscono. Prima e dopo ogni seduta di privazione sensoriale, l’acqua viene filtrata e depurata attraverso un circuito a più stadi. L’acqua viene pulita, disinfettata e rigenerata svariate volte, garantendo che sia batteriologicamente pura. Impiegati, imprenditori, liberi professionisti: in arrivo da ogni parte della Regione ha il suo epicentro qui una schiera di uomini e donne che sanno di doversi fermare, ogni tanto. Per stare bene, ed imparare a stare meglio.
L’unica cosa di cui preoccuparsi è farsi questo regalo. Il tempo, lì dentro, rimane sospeso e a galla, insieme al corpo ristorato, riemergono delicatamente tutti i grazie non detti, le tenerezze sopite, quella telefonata rimandata troppo a lungo e divenuta d’improvviso necessaria. Insomma, scremate dai rumori e dalla fretta, restano le emozioni positive, le opportunità che ancora abbiamo e di cui spesso diventiamo inconsapevoli.
Se mi è concessa una piccola divagazione personale, sono uscita dalla mia bolla fluttuante dicendomi, con semplicità: “Sono piena di fortuna”. E, a distanza di giorni, se ci penso ancora sorrido. A quanto pare funziona. E la fortuna, si sa, non viene mai da sola, è di buona compagnia e sa essere molto riconoscente.
Siamo stati da:
Float Space Napoli a provare l’immersione in vasca di deprivazione sensoriale
a Napoli, via Cavallerizza, 37. Info qui.