Opera. Una favola strana.
Opera è una follia, un bellissimo momento di ribellione, un movimento oppositivo anche alle leggi della fisica
Il testo è frutto di un innesto tra due autori apparentemente diversissimi e invece molto più simili di quanto si pensi
Inquietante la storia. Un mondo di sotto, buio, puzzolente, abbandonato, estremo, a fare da contrappunto al mondo di sopra, pieno di luce, sfavillante, ambito, ma forse ancora più corrotto del suo omologo ipogeo. E il mito del doppio, del bene e del male, dell’uno e il suo contrario ritorna in tutto la sua veemenza, servito al pubblico da una compagnia che ha saputo spendersi molto bene nonostante fosse per la maggior parte degli attori un primo debutto. Notevoli i ragazzi in scena, alcuni sicuramente già in grado di sostenere prove importanti con colleghi dalla già consolidata carriera.
In queste sere la loro stella ha brillato come non mai, che neppure quando è nato Gesù bambino
Abbiamo visto “Opera. Una favola strana” al Piccolo Bellini di Napoli
Si ringrazia l’Ufficio stampa.