Le Stelle (Michelin) di Casa Lerario, Maicol Izzo
Se chiedi in giro cos’è l’arte, la prima risposta che otterrai riguarderà di sicuro la pittura. Forse la scultura, raramente la musica, talvolta forse il teatro. Mai di certo, la cucina. Eppure, se l’arte è figlia dell’ispirazione, in qualche epica deve pur esserci stata la Musa del buon cibo, che certo non è da meno delle sorelle più famose, e di sicuro più snelle.
Il gusto per gli abbinamenti, l’intuizione tra i fornelli, la creatività nell’ideare nuove pietanze, l’ingegno nello strutturarle, la perizia nel realizzarne, sono attitudini a tutto tondo che fanno dello chef moderno un vero artista, e che si compendiano pienamente nel menù proposto nell’incantevole cornice rurale dell’agriturismo Casa Lerario di Melizzano, nel cuore del Sannio.
Il suo Trionfo di stelle ai piedi del Taburno è un menù che potrebbe a buon merito titolare un’opera d’arte
Ai fornelli, per l’evento gastronomico che inaugura un ciclo di quattro pranzi stellati a Casa Lerario, Maicol Izzo, giovane chef stellato del ristorante stabiese Piazzetta Milù, che ha all’attivo esperienze scarsamente compatibili coi suoi ventisei anni, che l’hanno visto collaborare coi colleghi più blasonati. Il suo Trionfo di stelle ai piedi del Taburno è un menù che potrebbe a buon merito titolare un’opera d’arte, e così è stato, rivelando in una sinestesia musicale una vera orchestra sinfonica ai palati più esigenti, accompagnati in sottofondo dai vini di Villa Matilde.
Sembra banale, iniziare con pane e ragù. A trovarlo però, ogni santa domenica, un ragù così, che consideravamo perduto insieme ai ricordi dei nostri nonni. Si prosegue con Pane, aglio, olio, burrata e frutta secca, in un crescendo senza molti paragoni, che genera un contrasto di sapori e consistenza tutt’altro che scontato.
Riso, verza e fagioli è un piatto della tradizione, che ha molto meno bisogno di presentazioni, e molto più di una realizzazione a regola d’arte, qual è quella proposta da Maicol, in un equilibrio di sapori che è capolavoro. Il maialino nero casertano, cetriolo e ostrica non è davvero morto invano, e delizia il palato con una succulenza d’altri tempi.
A sublime compendio, una tartelletta al tiramisù, con tofu di amaretto e tartufo nero, che da sola colloca a buon diritto lo chef Izzo nel pantheon dei migliori tra i più promettenti. La patata peruviana fritta, con mele speziato, con la sua squisita morbidezza, costituisce un dolce e giusto saluto, per il prossimo Pranzo Stellato a Casa Lerario.
Siamo stati all’agriturismo Casa Lerario di Melizzano (BN)
Nell’ambito del ciclo di Pranzi Stellati 2020
Chef Maicol Izzo, Ristorante Piazzetta Milù di Castellammare di Stabia (NA)
Vini in abbinamento (Villa Matilde Avallone):
Mata spumante brut rosè; Vigna Caracci Falerno del Massico bianco Dop 2015; Cecubo Roccamonfina Igp 2014; Deira Aglianico Roccamonfina Passito Igp
Prossimi appuntamenti:
8 febbraio 2020, Chef Domenico Candela, George Restaurant Parkers Hotel Napoli, 1 * Michelin;
7 marzo 2020, Chef Angelo Carannante, Ristorante Caracol Bacoli (NA), 1 * Michelin;
18 aprile 2020, Chef Alfio Ghezzi, Ristorante Mart di Rovereto (TN), 2 ** Michelin.Info e prenotazioni qui.
Si ringrazia l’Ufficio Stampa.