Ballata del carcere, al Mercadante si vive da forzati
Ma ogni uomo uccide quello che ama
Questo sia bene udito
Alcuni con sguardo amaro, altri con parlar forbito
Il codardo lo fa con un bacio, con la spada lo fa l’ardito(Ballata del carcere di Reading, Vinicio Capossela)
Sala buia, il silenzio è rotto dal tintinnio di una campanella.
He broke the bread, gave it to his disciples, and said: ‘Take this, all of you, and eat it: this is my body which will be given up for you’.
La ballata del carcere di Reading, opera indimenticata con cui Oscar Wilde conserva per i posteri la memoria della sua esperienza carceraria, è introdotta dalle parole del rito della Santa Messa in inglese.
Do this in memory of me.
È un dramma sospinto oltre ogni consueto fervore artistico, quello che Roberto Azzurro interpreta al Ridotto del Mercadante, un dramma esistenziale ed esiziale vissuto con superbo carattere d’attore, che rende inutili le scene, le quali difatti sono talmente essenziali da non esistere quasi. Le pietre dei forzati, un catino per pisciare, pane raffermo e acqua sono sufficienti a descrivere lo strazio umano e morale dei reclusi nel carcere di Reading.
Un melologo intenso e formidabile che rende giustizia e vera memoria al testo
Un urlo che respinge con agghiacciante e netto rifiuto la pena di morte, che Wilde tenta di cogliere con gli occhi dei carnefici, del condannato, degli altri carcerati.
Una esperienza emotiva che la carica attoriale impone al pubblico, breve e intensa, che rimane dentro, riaffermando come fuoco vivo il senso di disprezzo nei confronti dell’assurdo riturale della pena capitale.
Abbiamo visto
La ballata del carcere di Reading, di e con Roberto Azzurro
al Ridotto del Mercadante in Napoli, ancora fino al 17 novembre 2019.
Si ringrazia l’Ufficio Stampa. Info qui