“Mamma, mà”, Napoli e tutte le sue mamme
C’è tutto il calore dell’animo partenopeo, c’è tutta quella carica speciale del suo popolo, fatta di coraggio e umanità, e anche tutta la caricatura dei suoi sguardi e dei suoi gesti nelle tante mamme messe in scena da Daniela Ioia al Teatro Tram di Napoli in Mamma, mà di Massimo Andrei, per la regia di Gennaro Silvestro, prodotto da Teatro Insania.
C’è una Napoli che fa capolino fra concetti inespressi perché difatti inesprimibili sono, in un’altra lingua.
C’è in Mamma, mà tutta la forza, la perserveranza e l’ostinazione delle donne nate all’ombra del Vesuvio, c’è quella comicità scanzonata che le rende speciali, quel velo di trascendente indifferenza ai fatti anche gravi della vita, che non si solleva mai dai loro sguardi, e dal quale continua imperterrito a trapelare un sorriso, una ironia gettata lì, come se non si potesse farne a meno, e forse proprio per questo, una vera e propria insopprimibile esigenza di sorridere sempre e comunque, nel giorno più radioso come nella notte più scura che si abbia in sorte.
una vera e propria insopprimibile esigenza di sorridere sempre e comunque, nel giorno più radioso come nella notte più scura che si abbia in sorte.
C’è a calcare la scena un cast intero, le mamme certo, ma anche un marito metronotte, due figlie e un fidanzato maghrebino, uno psicologo e varie altre comparse e no, non convincerete nessuno del contrario, nessuno che v’abbia assistito, che non c’era nessun cast d’attori, che era tutto un artifizio di regia, che sul palcoscenico c’era solo Daniela Ioia e tutta la sua persona drammatica e comica, sciatta e sexy, pudica e ammiccante senza concedere nulla alla volgarità, come in pochi ormai sanno fare.
Una interpretazione magistrale dell’attrice napoletana – già in Gomorra e Il sindaco del Rione Sanità – al teatro Tram, sorretta da un testo molto interessante e da una regia sapientemente strutturata nei tempi, nel ritmo e nell’azione e che ha saputo davvero trarre il meglio dalla giovane artista, che ha saputo da par suo essere così – come se niente fosse, con la nonchalance di chi può – una e insieme centomila. Intrigante e mai tedioso il vernacolo napoletano, che unisce fortemente l’opera al suo registro linguistico e la fa sua per sempre; nessun rimpianto: nessun adattamento, sebbene sapiente, saprebbe rendere altrove nelle sue mille e mille sfumature.
Una commedia dal sapore leggero col retrogusto intenso, di quelle che scorrono d’un fiato ma ti restano dentro, perché si soffermano a parlarti anche dopo, e lasciano quella sensazione indistinta di aver avuto, una volta tanto, davvero qualcosa da dire.
Abbiamo visto:
Mamma, mà, di Massimo Andrei, per la regia di Gennaro Silvestro
con Daniela Ioia, produzione Teatro Insania, al Teatro Tram di Napoli
Ancora fino al 10 novembre 2019 al Teatro Tram di Napoli.
Si ringrazia l’Ufficio Stampa.