Cannolo scomposto
Le emozioni sono come un cannolo scomposto.
Il cannolo è un dolce tipico della tradizione siciliana: la buccia ben fritta a forma tubolare contiene la crema di ricotta con le scaglie di cioccolato; secondo una ipotesi il dolce fu inventato in tempi remoti per festeggiare il carnevale, in seguito è diventato il simbolo della pasticceria dell’Isola.
Recentemente il cannolo ha raggiunto la popolarità nazionale e televisiva con Montalbano, addirittura è diventato citazione per commemorare un attore della fiction defunto.
Il cannolo, il cui riferimento al nome è legato alle canne di fiume cui veniva arrotolata tanti anni fa la cialda, è un dolce semplice e facilmente commestibile, basta afferrarlo al centro con le dita e morderlo voluttuosamente.
Il cannolo è la metafora dei sentimenti controllati dalla ragione. Ecco la mia vita fino a qualche anno fa era come il tradizionale cannolo: dolce, dritta e senza sorprese; il sapore delle emozioni era deciso e ogni sentimento era al suo posto. Il teatro e i cantanti, il Conservatorio di Palermo con la sua sala concerti tanto familiare e rassicurante.
Le emozioni da oggi sono come un cannolo scomposto.
Gli stessi ingredienti ma messi lì sul piatto in modo disordinato e confuso.
Anche il gusto cambia e i ricordi di un ordine stabilito e rassicurante si confondono e si mischiano al palato .
Un pomeriggio della scorsa primavera incerta e fresca ho partecipato al Conservatorio alla manifestazione di intitolazione dello stesso ad Alessandro Scarlatti. Dopo secoli il vecchio e rassicurante Conservatorio Bellini si trasforma conservando il retrogusto antico.
I relatori citavano insigni docenti e la mia mente tornava ai racconti di mio marito quando giovane e baldanzoso cominciava i suoi studi musicali.
La stesa sala ci ha visti protagonisti, negli anni, di innumerevoli manifestazioni .
La realtà si scompone nei ricordi e il mio animo si trasforma in un dolce cannolo al cucchiaio.
La sera la voce di Nicola Alaimo accarezza il mio cuore e il suo repertorio sconvolge il mio intimo e le lacrime scorrono sul mio volto con un sapore dolciastro ma amabile.
Capisco che il mio cuore è un cannolo scomposto. Nulla è in ordine ma l’insieme è tristemente gradevole.
Dico tra me e me che a casa ti racconterò tutto.
Ma non sei a casa . Non importa sei sempre con me.